Qual è la posizione dell'Italia e della Cee nella nuova divisione internazionale del lavoro? Quali le tendenze di sviluppo dell'industria italiana di fronte alla specializzazione? Quali le strategie per una politica commerciale competitive sui mercati esteri? Sono le domande cruciali su una materia ampiamente controversa, come dimostra l'eterogeneità delle posizioni che spesso si evidenze negli interventi di economisti, politici ed imprenditori ospitati (assai di frequente) sulla stampa quotidiana.
Una risposta ragionata e "documentata" e per quanto possibile esauriente della letteratura economica sull'argomento viene da questo volume che si presenta agli studiosi e a quanti operano nel settore (quadri politici e sindacali, imprenditori) come una rassegna del più recente dibattito sulle due questioni principali e stretta mente interrelate dell'attuale politica commerciale: il problema del vincolo esterno alla crescita e la specializzazione internazionale delle economie industriali, e dell'Italia in particolare.
Dai contributi esaminati emergono informazione e indicazioni per leggere le trasformazioni strutturali dell'industria italiana, il processo di internazionalizzazione dell'impresa, i livelli tecnologici raggiunti e le potenzialità future. Un testo, dunque, che si propone come primo momento di riflessione sul nostro modello di specializzazione, sui suoi elementi di forza e di debolezza e sulle prospettive che il "made in ltaly" avrà sui mercati esteri.
Antonio Perrucci (1 954) svolge attività di ricerca presso l'Ires Cgil dal 1979. Laureato in economia e commercio si occupa di questioni inerenti l'economia e la politica industriale, con particolare attenzione agli aspetti internazionali. Su questi temi ha pubblicato alcuni saggi su diverse riviste. E' autore insieme ad altri di un volume sul settore chimico (Angeli, 1984) e sulla crisi dell'industria italiana (Ediesse, 1984).