Il volume affronta un tema attuale nell'analisi scientifica e nella problematico concreta dei mercati oligopolistici.
Partendo dallo studio della formazione della domanda di beni differenziati. il lavoro raggiunge alcuno rilevanti conclusioni circa la definizione e lo sviluppo dell'equilibrio concorrenziale, caratteristico delle fasi di 'decollo' e di 'sviluppo tecnologico' dei settori oligopolistici, e sulla strategia della collusione, che caratterizza gli stessi settori verso la fase della 'maturità'. chiarendo Il ruolo svolto dalla differenziazione dei prodotti nelle diverse fasi.
L'opera si rivolge agli economisti, per l'interesse dei suoi contributi scientifici. D'altro canto, l'immediato rilievo del suo contenuto. per l'interpretazione del comportamento dei mercati industriali e del punto di vista gestionale e strategico aziendale, ne determina l'interesse per I dirigenti industriali, che operino nelle funzioni del marketing e strategiche. per gli operatori finanziari in campo industriale e per gli operatori nel campo della formazione aziendale.
Una parte della trattazione è molto 'tecnica', soprattutto nella definizione dell'equilibrio concorrenziale, tuttavia le parti interpretative del lavoro non pongono grandi difficoltà di lettura.
Le caratteristiche peculiari della trattazione, dal punto di vista scientifico, sono costituite dalla proposta di una soluzione ai problema della definizione generale dell'equilibrio concorrenziale, nella quale si evidenze la funzione di 'stabilizzazione' della condizione di incertezza, dall'analisi della relazione tra equilibrio concorrenziale ed equilibrio collusivo e dalla definizione delle condizioni di utilizzo di una riserva di capacità produttiva. da parte delle imprese già operanti sul mercato in equilibrio collusivo. come 'deterrente' contro l'entrata di nuove grandi imprese, ciò che permette la pratica di prezzi di mercato molto più alti di quelli previsti dalla corrente teoria del prezzo limite.