Parlare di testo poetico vuoi dire avvicinare ancora una volta tematiche on pacifiche: teorie estetiche riguardate col metodo linguistico e semiotico, a sua volta problematicamente non unitario; la stilistica come fisiologia di parole e concetti che precede e riorganizza ogni intenzionalità espressiva; la crisi e la contemporanea riumanizzazione dell'idea di "autore"; la ripresa di una retorica del discorso non solo terminologicamente decorata ma rivissuta nel suoi spessori territoriali ed euristici troppo a lungo rimossi. In sintesi, si tratta alla fine di riproporre una poetica aperta a suture Interne e provocazioni.

La nozione di testo sembra garantire l'unica base solida ad avances prospettiche e disciplinari così ramificate; lavorare sul testo, che per codificazione storica e antropologica riconosciamo come forma simbolica "poetica", scavalcando distinzioni di area e di genere sempre meno accettate, è un'astuzia istintiva della ragione critica per ancorarsi a uno spazio perimetrato della scrittura, a un luogo di pertinenze in se stesso autonomo (anche se variamente interrelato coi codici cultura]! che lo contornano e lo attraversano).

E il testo si offre liberamente a visite ermeneutiche tanto più avventurose e rivelatrici quanto più è acuta, da parte dei visitatori, la coscienza che ogni attraversata testuale è una scommessa, una apertura di credito contingentemente generosa e mai - come questo volume intende suggerire un gesto decifratorio ultimativo.