Nella sua complessità e organicità, come anche nei suoi elementi di incertezza e nelle sue concessioni ai tempi, il pensiero di Marx si presenta come la dottrina più tipicamente rivoluzionaria dell'età contemporanea. Rivoluzionaria non solo perché è stata fonte ispiratrice di trasformazioni politiche e sociali, ma anche perché ha rivoluzionato e cambia continuamente, con la sua esistenza e coi suo divenire perennemente arricchentesi e cangiantesi, gli stessi modi di pensare e di agire - economico, intellettuale, etico, psicologico e naturalmente politico - delle società umane.

Vitale o superata che essa sia, a seconda del punto di vista da cui la si osserva, la riflessione marxiana domina tuttora il mondo dello scorcio del secolo ventesimo. In quanto tale, questo pensiero va studiato con il dovuto rispetto ma anche con il necessario distacco, tanto più opportuni soprattutto quanto più sono imponenti le conclusioni cui esso, con tutti ì suoi pur così eterogenei epigoni, è pervenuto.

Gian Mario Bravo (1934) è ordinario di storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di scienze politiche dell'Università di Torino, di cui è stato preside tra il 1979 e il 1985' o Si è occupato principalmente del socialismo tedesco e dei movimenti sociali italiani dell'ottocento e del novecento; del pensiero anarchico e dei movimenti radicali-estremisti sia di destra sia di sinistra; del pensiero liberale del secolo XIX. Ha inoltre condotto ricerche di storia locale tedesca (Assia) e piemontese.