La condizione temporale postmoderna presenta aspetti radicalmente nuovi rispetto al passato. La seconda parte del volume è dedicata all'esperienza temporale femminile, vista come paradigma di un modo di usare e di esprimere il tempo che è tipico della società postmoderna.
Le astuzie del «management temporale» femminile, con cui le donne superano i conflitti tra ordini temporali diversi e rispondono con flessibilità alle rigidità sociali, evidenziano la condizione in cui l'attore sociale plasma la propria identità attraverso le mutevoli componenti dell'Io.
La prima parte del volume tratta invece delle persistenze e dei mutamenti della percezione temporale moderna e postmoderna.
Ben lontano dalle sincronie che hanno sostenuto il decollo e la diffusione dell'industrializzazione, il tempo dell'epoca postindustriale è molteplice ed eterogeneo come le sfere dell'agire sociale nei confronti delle quali è chiamato a svolgere una nuova funzione normativa.
Padroneggiare il tempo significa oggi sapersi muovere nella frammentarietà: scomporre e ricomporre il mosaico dei tempi multipli entro i quali i soggetti riproducono se stessi e la società.
All'immagine dinamica del tempo come freccia si sostituisce quella di un complicato puzzle, composto da tanti frammenti dell'esperienza che ogni attore ha del presente.