Le previsioni del mercato potenziale del trasporto combinato strada-rotaia, presentate in questo volume, sono il risultato di una ricerca condotta per quattro anni nell'ambito del Progetto finalizzato trasporti del Cnr. I dati finali indicano che esso potrebbe raggiungere, alle soglie del 2000, quote rilevanti, quasi analoghe a quelle dei principali paesi industrializzati. Il trasporto combinato, attuabile caricando Il semirimorchio o la -cassa mobile» sul vagone ferroviario, è considerato una delle più efficaci soluzioni per nazionalizzare il traffico delle merci sulle lunghe distanze. Essa non è alternativa all'autotrasporto, ma un anello della catena del trasporto stradale stesso.
La ricerca, articolato in due fasi, una di rilevazione del dati ed una di utilizzazione di questi dati in un sistema di modelli econometrici, si è sviluppata individuando sul territorio nazionale le aree in grado di generare e attrarre traffico e lunga distanza; di quantificare il traffico generato e attratto da ciascuna di queste aree; di individuare la re. te dei terminali dove avviene l'interscambio, delle merci fra strada e rotaia, stimando un primo bilancio benefici-costi.
Sul piano statistico, quando si verificassero queste previsioni, non si avrebbe certamente un ribaltamento della attuale condizione del trasporto: il trasporto su strada, anche di lunga distanza, continuerebbe a svolgere nel futuro un ruolo fondamentale. Tuttavia, a parte i benefici ottenibili sul terreno finanziario dalle imprese e dalle attività di trasporto, la consistenza del combinato nella misura prevista avrebbe un effetto certo sulla politica dei trasporti, consentendo di assicurare all'economia italiana un sistema di trasporti più. articolato, con una «via di sicurezza» di interesse nazionale in più rispetto ad un'organizzazione, com'è quella attuale, che affida una larga fetta degli spostamenti a lunga distanza - maggiore di quel che sarebbe destinabile - all'autotrasporto.