Negli ultimi anni il comparto farmaceutico è al centro di profonde trasformazioni che determinano l'immagine di un sistema in piena evoluzione. A ciò concorrono sia una serie di modificazioni di ordine sociale e culturale, che un insieme articolato di provvedimenti e interventi tecnico-organizzativi di regolazione pubblica che tentano di definirne un assetto in ordine a criteri di razionalità, efficienza e qualità.

Dalla constatazione della rilevanza, sia in termini quantitativi che qualitativi, dei processi di trasformazione in corso, è derivata l'esigenza di analizzare, nell'ambito della ricerca realizzata dal Censis su incarico di Farmindustria, i termini del binomio consumi e spesa farmaceutica, indagando, da una parte, i fattori che determinano la domanda di prodotti e servizi sanitari e farmaceutici e la matrice socioculturale dei comportamenti di consumo e, dall'altra, il costo di tali modelli di consumo nonché l'adeguatezza funzionale e l'economicità delle modalità di governo del sistema farmaceutico.

Nonostante l'innegabile crescita dell'autodeterminazione degli utenti, la figura del prescrittore rimane centrale e fondamentale sotto il profilo della mediazione nel rapporto tra farmaco e paziente. Ciò ha guidato la scelta metodologica di realizzare un sondaggio su un campione di medici di medicina generale al fine di analizzare i diversi aspetti dell'intreccio tra ruoli, comportamenti ed esigenze dei principali attori coinvolti nel complesso rapporto tra farmaco e salute. Dall'indagine è emerso che i medici sono diventati molto più sensibili alle conseguenze economiche delle loro scelte prescrittive e ritengono essenziale il farmaco nell'esercizio del loro ruolo professionale.