Il libro intende essenzialmente rispondere a due questioni: chi è un tossicodipendente e come si articola teoricamente ed operativamente un efficace trattamento delle tossicodipendenze nelle Comunità. Su tali argomenti ci sono però posizioni molto controverse, ed è necessario tentare di chiarirle per migliorare la comprensione e la pratica clinica di coloro che operano in questo settore.
Attraverso la valutazione della letteratura contemporanea e delle più accreditate teorie sull'argomento, viene innanzitutto definito il tossicodipendente nei suoi principali aspetti comportamentali, cognitivi, emotivi e relazionali. Emerge l'immagine di un soggetto che non ha caratteristiche di personalità ben definite. Esistono infatti diversi tipi di tossicodipendenti e altrettanti disturbi psicopatologici che li possono coinvolgere. Tale premessa implica la necessità di un trattamento personalizzato.
Il discorso si dirige successivamente verso l'analisi delle mobilità di funzionamento che rendono le Comunità l'approccio elettivo per questi gravi disturbi. II setting clinico tradizionale, infatti, si è dimostrato meno efficace dell'approccio comunitario, che risulta essere invece calibrato sulle reali esigenze di questi soggetti. In particolare, viene posta l'attenzione sugli elementi comuni presenti nella maggior parte delle Comunità, indipendentemente dalle diversità scientifiche e ideologiche che le contraddistinguono. L'ultima parte del libro è dedicata all'approfondimento dei principi psicologici e operativi sottostanti la riabilitazione e la psicoterapia con i tossicodipendenti in Comunità. L'approccio utilizzato in questa sezione è quello cognitivo-comportamentale, di cui vengono tratteggiati i principi epistemologici e clinici di maggior rilievo e la loro diretta applicazione. Nello stesso tempo, si è evitato di rinchiudersi in una rigida posizione di scuola, integrando sia la teoria che l'operatività quotidiana con contributi provenienti da ulteriori tradizioni di ricerca psicologica: la psicoanalisi, l'approccio sistemico-relazionale, la teoria dell'attaccamento, l'ipnosi ericksoniana e la programmazione neurolinguistica sono state così parzialmente utilizzate per arricchire le competenze cliniche, cercando peraltro di mantenere un'unità teoretica e operativa che scongiurasse i rischi di un eclettismo disordinato.
Caratteristica fondamentale dell'opera, che la differenzia dalla gran parte della letteratura sull'argomento, è di fornire una visione completa del trattamento comunitario delle tossicodipendenze, riuscendo però ad integrare gli aspetti teorici più dibattuti con utili ed efficaci strumenti di intervento. L'organicità di questo studio è inoltre accresciuta dalla presenza di una vasta bibliografia ragionata.
Il volume costituisce un manuale utile per la ricerca e per la pratica clinica quotidiana di tutti coloro che hanno a che fare con il mondo delle tossicodipendenze: psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, medici, operatori professionali, assistenti sociali e volontari.
Germano Zanusso, psicologo, psicoterapeuta, è responsabile della Comunità Terapeutica Diurna "Villa Barpi" dell'U.L.L.S. n° 9 di Treviso. Si occupa di riabilitazione e psicoterapia della tossicodipendenza, i cui risultati sono stati pubblicati in diversi articoli. E' socio fondatore della Società di psicologia delle dipendenze.
Michele Giannantonio, psicologo libero professionista, è socio della Società Italiana di Ipnosi Clinica A.M.I.S.I. di Milano e del C.I.S.S.P.A.T. di Padova. Si occupa da tempo di tossicodipendenze e svolge anche attività di consulenza e formazione per associazioni poliambulatoriali in Lombardia.