Lo psicologo clinico nei servizi.

Lorenza Isola, Susanna Pallini

Lo psicologo clinico nei servizi.

Dall'accoglienza al progetto terapeutico: un'itinerario cognitivista

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 160

ISBN: 9788846400758

Edizione: 1a edizione 1997

Codice editore: 1247.3

Disponibilità: Discreta

Lavorare nella realtà dei servizi significa confrontarsi quotidianamente con le esigenze burocratiche, le imposizioni gerarchiche, ma soprattutto interagire con gli altri membri dell'équipe nei loro diversi ruoli professionali.

* Come gestire una domanda crescente in servizi sempre più intasati dall'utenza e con sempre meno operatori?

* Come offrire una risposta mirata ed efficace all'utenza?

Questo volume è dedicato a tutti quegli psicologi che intraprendono la loro prima esperienza di tirocinio o di lavoro nei centri di salute mentale e nei dipartimenti materno-infantili, e agli operatori disponibili a rivedere criticamente il loro lavoro.

A costoro le autrici offrono l'occasione di una riflessione sui significati, sugli obiettivi e sugli esiti del loro operato. Hanno così ripercorso, da una prospettiva cognitivista, i passaggi ideali dell'intervento psicologico, evidenziando di volta in volta i vari nodi problematici che si riscontrano nella prassi terapeutica. Dal problema dell'accoglimento della domanda dei nuovi casi alla definizione del setting, dal come offrire una risposta efficace per l'utenza al rischio iatrogeno, dall'interazione con il contesto di appartenenza del paziente al progetto terapeutico, dalla relazione terapeutica alla conclusione dell'intervento.

Alla base, la convinzione che non si possa esaurire il problema del servizio pubblico evidenziandone le disfunzionalità e cercando di renderlo simile ad un'assistenza privatistica, ma analizzando e valorizzando le sue peculiarità e i suoi punti di forza.

Lorenza Isola, psicologa e psicoterapeuta didatta della Sitcc (Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva) e dell'Apc (Associazione di psicologia cognitiva), dal 1979 lavora nel servizio pubblico nell'area dell'età evolutiva. Ha scritto numerosi articoli pubblicati su riviste e libri riguardanti l'apporto del cognitivismo clinico al lavoro psicologico nei servizi e alla formazione degli operatori. Si è inoltre occupata e ha presentato contributi sul tema della relazione terapeutica. È' membro del Consiglio regionale degli psicologi del Lazio dal 1994.

Susanna Pallini, psicologo clinico e psicoterapeuta, socio ordinario della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva, ha pubblicato numerosi lavori nell'ambito cognitivista, con un interesse specifico per la teoria dell'attaccamento. Ha un'esperienza ventennale nei centri di salute mentale, in cui attualmente lavora come psicologo coadiutore (ASL RM E). Ha collaborato con l'Osservatorio epidemiologico della Regione Lazio per la valutazione dei servizi.

Presentazione, di Carlo Perris
1. Il lavoro nei servizi come occasione di scambio culturale
1. L'integrazione delle professionalità e delle formazioni
1.1. Gli studi sugli esiti delle psicoterapie
1.2. Dall'intrapsichico all'intersoggettivo
1.3. La teoria dell'attaccamento
2. II modello cognitivista
2.1. Cenni teorici sull'approccio cognitivista
2.2. II cognitivismo clinico
2.3. La psicoterapia cognitiva
3. Contributi dell'approccio cognitivo al lavoro nei servizi
2. Il contesto istituzionale
1. Bisogno d'individuazione e bisogno di appartenenza
2. Il lavoro d'équipe come momento di riflessione
3. Processi di burocratizzazione e processi d'individualizzazione
4. Criteri di competenza e criteri casuali nell'assegnazione dei casi
3. La consultazione come sospensione dell'azione
1. L'accoglienza
1.1. La delimitazione della domanda
1.2. La dimensione temporale
2. La consultazione
2.1. L'intervento come processo automatico
2.2. La consultazione come campo neutrale
3. La valutazione come elaborazione di un progetto
3.1. L'osservazione finalizzata ad un progetto
3.2. La relazione come elemento diagnostico
3.3. I patterns d'attaccamento
3.4. La psicodiagnosi, strumento di potere o di conoscenza reciproca ?
4. L'esplicitazione del progetto terapeutico
4.1. La necessità etica del "consenso informato"
4.2. La restituzione
4. Gli interventi di psicologia clinica nel materno-infantile
1. Il Dipartimento materno-infantile
2. Gli interventi con i genitori
2.1. Il sostegno alla funzione genitoriale
2.2. La consulenza
3. Il lavoro con gli insegnanti
4. Il lavoro con gli adolescenti
5. Esigenze del setting, esigenze dell'organizzazione
1. Il setting psicoterapeutico
1.1. Setting e strategia terapeutica
1.2. Le regole di setting come salvaguardia della relazione
2. Il rispetto del setting come conquista nell'istituzione
2.1. Le violazioni di setting come squalifica del proprio operato
2.2. Il mito del pagamento
2.3. La delimitazione del tempo e dello spazio
3. Le regole dell'istituzione come ostacolo alla cura
3.1. Regole del setting, regole dell'organizzazione
3.2. I processi di scissione
4. Le variazioni di setting
4.1. L'istituzione curante
4.2. I contatti con il contesto di vita del paziente
5. Segreto professionale e trasmissione delle informazioni
5.1. La cartella clinica
5.2. La supervisione dei casi
6. Il rispetto del setting come fattore prognostico aspecifico
6. II rischio iatrogeno dell'intervento istituzionale
1. Rischio iatrogeno nell'accoglienza
1.1. L'impatto con il servizio
1.2. La violazione del riserbo del paziente
1.3. L'uso dei pazienti come arma impropria
2. Rischio iatrogeno nell'ideazione del progetto terapeutico
2.1. II rapporto "tutorio"
2.2. Le interazioni con i familiari
2.3. L'intervento terapeutico come trasmissione delle proprie certezze
3. Rischi iatrogeni nella relazione terapeutica
3.1. Il terapeuta "stereotipato"
3.2. Il bisogno di dipendenza
3.3. La relazione collusiva
4. La conclusione dell'intervento
4.1. Quando è il terapeuta ad andarsene
5. Il benessere del terapeuta e la costanza dell'aiuto
7. La cultura dello psicologo nei servizi
1. La cultura dello psicologo clinico
2. La formazione dello psicologo nei servizi
2.1. Gli psicologi tirocinanti
2.2. La specificità dell'approccio cognitivista nella supervisione
3. La supervisione nell'ambito dell'équipe
3.1. La discussione dei casi tra "pari"
3.2. Il supervisore esterno
4. Ce la farà lo psicologo clinico ad esistere? Dubbi, riflessioni e consigli

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