La comunicazione di massa esprime un rapporto sociale di tipo burocratico industriale omologo alla struttura di dominio dell'attuale società. Questo è il tema centrale del libro che propone una lettura del fenomeno inserendolo appieno nella problematica della società in cui si verifica.
Il lavoro consta di una parte teorica e una empirica, ambedue convergenti sulla tesi fondamentale che la comunicazione di massa vada studiata, al di là delle peculiarità del mezzo tecnologico o del contenuto del messaggio, come struttura funzionale all'egemonia del gruppo sociale dominante.
Il rapporto burocratico industriale per cui la comunicazione di massa diffonde e legittima l'attuale forma di dominio può essere destrutturato attraverso il raggiungimento di gradi sempre maggiori di coscienza possibile dei gruppi interagenti fra di loro e con la struttura di cui fanno parte. In quest'ottica la struttura alienata (burocratica-gerarchica) della cultura e della società di massa, se si propone come momento di equilibrio dei rapporti fra i gruppi, si svela altresì superabile dalla stessa dialettica che l'ha generata. La direzione di superamento da rapporti verticali alienati a rapporti simmetrici non autoritari costituisce l'ipotesi di speranza prospettata dall'Autrice e confortata dalle ricerche empiriche raccolte nella seconda parte.
Egeria Di Nallo, titolare della cattedra di Teoria e Tecnica della comunicazione di massa presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, è autore di numerose pubblicazioni e responsabile di ricerche nel campo della sociologia generale, della comunicazione, della metodologia, dei problemi dei giovani, del consumo, dell'ambiente, dell'energia e della salute.