Nel ricco panorama delle autonomie previste o introdotte nel nostro ordinamento, le Regioni occupano un posto del tutto particolare, sia per quanto concerne il peso istituzionale che la dimensione finanziaria. Concepite in sede Costituente come strumento primo di decentramento e di superamento del centralismo statale sono venute alla luce in tempi diversi e con una dotazione di risorse quanto mai diversificata e mutevole nel tempo e nello spazio.
Negli anni a noi più vicini il comportamento della finanza regionale è stato interessato da una evoluzione che ha visto contrapposte le autonomie speciali alle ordinarie, ciascuna delle quali ha sperimentato sviluppi diversi della propria finanza e dei propri rapporti con l'autorità centrale.
Questo volume, che riprende i contenuti di un rapporto predisposto per la Commissione Tecnica della Spesa Pubblica, operante presso il Ministero del Tesoro, intende illustrare la dinamica recente della finanza regionale nei vari aspetti che concernono l'entrata e la spesa.
I risultati raggiunti dallo studio qui presentato travalicano però gli aspetti di breve periodo, su cui è incentrata l'analisi. Gli stessi costituiscono infatti la premessa indispensabile per cogliere i nodi in cui si dibatte l'assetto delle nostre Regioni, l'articolazione dei loro poteri, nonché la presunta disparità di trattamento tra amministrazioni con ordinamento e/o collocazione geografica diversi.