La metamorfosi e il testo

Maria Grazia Profeti, Silvia Monti, Fabrizio Sandrelli, Maria Cecilia Grana, Paola Ambrosi, Hector Abad, Marta Peloso, Gianna Carla Marras

La metamorfosi e il testo

Studio tematico e teatro aureo

Edizione a stampa

33,50

Pagine: 240

ISBN: 9788820464158

Edizione: 1a edizione 1990

Codice editore: 1825.6

Disponibilità: Nulla

Un gruppo di ispanisti dell'Università di Verona si propone la questione dei materiali tematici, con meccanismi di indagine derivati dal concetto di intertestualità, ed in relazione al corpus, esteso e magmatico, del teatro barocco dei Secoli d'Oro. Niente più della segnalazione di alcuni percorsi possibili in rapporto ad un oggetto, la comedia aurea, non solo difficilmente definibile, ma perfino di dubbia identificazione: centinaia e migliaia di testi spesso non databili se non approssimativamente, segnati da problemi di attribuzione, mancanti quasi sempre di edizioni affidabili e addirittura difficilmente reperibili anche in testimoni antichi.

Il rapporto intertestuale esperito può essere di vario tipo: si va da quello tra testo non teatrale e testo letterario per il teatro da esso derivato; a quello tra due commedie, una delle quali rielaborazione dell'altra, o sua rifusione, o sua continuazione, o sua parodia. E un rapporto ancora più labile e sfumato si dà nella relazione di situazioni e di scene, per arrivare alla relazione di enunciati. Sullo sfondo, vieppiù difficile da definire, è il problema di una «idea ispiratrice» che un'opera può avere in comune con un'altra.

I risultati: nella apparentemente infinita libertà della commedia barocca spagnola - immenso bacino collettore di temi, motivi, argomenti, materiali, voracemente appropriati attraverso generi letterari vari, molteplici, vivacemente diversificati - si ritagliano dei necessari confini formali, linee di demarcazione che delimitano gli spazi dentro i quali si configura il suo prodigioso sincretismo. In ultima analisi il debito qualificante non si verifica nei riguardi del «materiale», ma della forma che esso è venuto assumendo, e con la quale arriva alla commedia. Che poi pone questa forma in un nuovo contenitore, rimodellandola attraverso meccanismi di scarto o accettazione, e di combinazione di diversi materiali tematici tra loro.

A questa che chiamerei centralità della forma si aggiungono altre considerazioni. Quelle relative alla strategia degli autori possono essere più scontate; ma con tutta la sua forza appare la presenza del destinatario, che può indovinarsi alla radice di taluni meccanismi di adattamento testuale: così l'altro polo dell'arco comunicativo orienta le scelte degli emittenti, in quello stretto circuito di interdipendenza che del teatro è tipico e che ne costituisce la specificità.

Introduzione. Il paradigma e lo scarto, di Maria Grazia Profeti
Il mito di Psiche e il suo rovesciamento: tre testi barocchi, di Silvia Monti
L'Anticristo nel teatro del «Siglo de Oro»: Lope de Vega e Juan Ruiz de Alarcón, di Fabrizio Sandrelli
La Virgen de Guadalupe: de la leyenda al teatro, di María Cecilia Grafia
I martiri di Madrid, di Paola Ambrosi
Estupro, linchamiento, canibalismo: dos «Fuenteovejunas», di Héctor Abad
«La Monja Alférez» dal teatro barocco alla narrativa dell'Ottocento, di Marta Peloso
«La nina de Gómez Arias». («Comedia famosa» di Vélez de Guevara e di Calderón de la Barca), di Gianna Carla Marras


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