La sfida di un ritorno di tipo non dualistico e non cartesiano al mentale è venuta, nell'opera searleana, fondandosi sulle recenti ed ineludibili acquisizioni sia della sua teoria degli atti linguistici sia della teoria olistica del significato e del riferimento che egli ha sistematicamente sviluppato sulle linee biologistiche e naturalistiche del tardo Wittgenstein. Questo libro si addentra in un esame critico di tale sfida per sottoporla a quel decisivo banco di prova che per ogni prospettiva mentalista è certamente dato dalla capacità di sfuggire agli esiti solipsistici della tradizione cartesiana. Esso ne verifica altresì, di volta in volta, la capacità di confrontarsi, nei molteplici aspetti in cui è venuta sviluppandosi, con le esigenze più vive presenti nel dibattito contemporaneo attraverso Habermas e Apel, Putnam, Kripke e Rorty. Addentrandosi in tale dibattito, in parte non ancora del tutto noto al pubblico italiano e che ha spesso nelle provocatorie proposte teoriche di John R. Searle il suo principale punto di riferimento, esso riesce ad evidenziare la fecondità di una prospettiva che viene in realtà delineando un nuovo programma di tipo biologico-transazionale all'interno del quale è possibile inglobare istanze delle posizioni contrapposte, della teoria intenzionalista fregeana e della nuova teoria causale del riferimento, della tradizionale teoria corrispondentista della verità e della nuova teoria dell'accettabilità razionale.
Francesca Di Lorenzo Ajello (1951), è professore associato di Storia della Filosofia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo. Si è occupata di Spinoza, Nietzsche, Adorno ed Habermas in relazione ai vari temi di gnoseologia ed epistemologia che le loro opere affrontano. È autrice di Conoscenza ed Immaginazione, saggio sulla teoria della conoscenza di Theodor W. Adorno (Napoli, 1988).