I problemi etici posti dalla sperimentazione sull'uomo sono all'origine del vivace dibattito da cui nacque la bioetica negli anni '70 e trovano oggi espressione concreta nella rapida diffusione dei comitati di etica a livello ospedaliero, universitario, regionale e nazionale.
Il dibattito etico e quello deontologico-regolamentativo hanno definito in questi anni molti criteri irrinunciabili, sotto il profilo sia morale sia scientifico, per una buona sperimentazione: la validità scientifica, il valore morale, il rapporto rischi-benefici, il consenso informato, l'equità nella selezione dei soggetti, la valutazione di un comitato di etica. Su tutti questi punti disponiamo ormai di un corpus di norme giuridiche, regole deontologiche e letteratura bioetica che consente di delineare precise linee guida per coloro che sono a vario titolo coinvolti nella sperimentazione clinica o nella sua valutazione.
Questo volume intende offrire un riferimento unitario e organico per queste tematiche e al contempo superare la ristretta prospettiva dell'approccio deontologico-regolamentativo. Quest'ultimo, infatti, non si interroga adeguatamente sul senso della ricerca scientifica, che è sotteso all'insieme delle pratiche di verifica sperimentale sull'uomo e che rappresenta lo spirito corretto di ogni regolamentazione: la ricerca biomedica è, infatti, un momento della più generale cura competente per l'altro che costituisce la vocazione originaria della medicina.
Le indicazioni normative ormai acquisite e le questioni ancora aperte dibattute dalla letteratura bioetica sono qui esposte e analizzate alla luce di questa interpretazione generale del significato morale della ricerca biomedica, con particolare riguardo ai due strumenti principali di tutela dei soggetti: il consenso informato e il lavoro dei comitati di etica.
Il testo è corredato da un'appendice di testi normativi e da un'ampia bibliografia sistematica e si propone perciò sia come contributo alla discussione bioetica sia come strumento di lavoro per medici, ricercatori e comitati di etica.
Roberto Mordacci svolge attività di ricerca e insegnamento presso il Dipartimento di Medicina e Scienze Umane dell'Istituto Scientifico H San Raffaele di Milano. Nell'ambito della bioetica, si è occupato principalmente di etica della ricerca biomedica, dell'ingegneria genetica, delle nozioni di salute e malattia e del dibattito sui modelli argomentativi. Ha pubblicato vari saggi in volumi e riviste specializzate e ha curato i seguenti volumi: con P. Cattorini, Modelli di Medicina. Crisi e attualità dell'idea di professione, Milano, 1993; con P. Cattorini e M. Reichlin, Introduzione allo studio della bioetica, Milano, 1996.