L'Italia a fronte di una superficie forestale estesa per circa un terzo del territorio, presenta evidenti problemi di approvvigionamento legnoso e di gestione razionale delle risorse forestali dal punto di vista socio-ambientale. Dopo un lungo periodo in cui il settore forestale è rimasto ai margini degli interessi e delle politiche economiche nazionali, oggi si assiste ad una sua riscoperta, anche se su basi profondamente diverse dal passato.
II ruolo che le superfici forestali sono sempre più chiamate a svolgere è di tipo ambientale-ricreativo, anche se lo sviluppo del settore di trasformazione della materia prima legnosa è tale da porre il problema del contenimento della dipendenza dell'approvvigionamento dall'estero. Tale questione assume oggi particolare significato in relazione ai nuovi orientamenti dell'Unione Europea in materia di Politica agricola comune e di sviluppo economico sostenibile.
Questo volume si inserisce in questo contesto, proponendosi di partecipare al processo di valorizzazione delle risorse forestali, contribuendo a meglio definire e prevedere le esigenze del mondo produttivo in tutte le varie fasi della filiera foresta-legno ed il ruolo economico e sociale delle altre funzioni svolte dalle risorse forestali. Il lavoro si articola in una prima parte di descrizione del sistema foresta legno, dell'evoluzione delle aree protette e della ricreazione all'aperto in Italia. La seconda parte si occupa invece dell'analisi d'insieme del sistema foresta legno, e delle metodologie di analisi delle interdipendenze esistenti fra i vari servizi offerti dal bosco, le attività di trasformazione, il turismo, ecc. L'approccio di gestione multiobiettivo delle risorse forestali parte da una riconsiderazione dei presupposti teorici che sono alla base delle scelte sociali, proponendo l'adozione di alcuni nuovi paradigmi per la definizione del concetto di benessere sociale. Dal punto di vista applicativo questa impostazione teorica ha dato luogo ad un modello multiattributo di allocazione della spesa pubblica in aree montane per interventi forestali e di istituzione di aree protette.
Per quanto riguarda gli aspetti economici il modello si basa su una matrice dell'economia italiana ampliata con i comparti del legno e dei parchi, mentre per gli aspetti ambientali opera su indicatori quali-quantitativi fondati sui concetti di biodiversità, resilienza, ecc. Le alternative migliori vengono infine selezionate secondo un processo di scelta ad ordinamento debole, ispirato a principi di non compensatorietà fra obiettivi e di sostenibilità intergenerazionale.
Leonardo Casini è titolare della cattedra di Economia e politica agraria, presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Napoli Federico II, e incaricato di Economia dell'ambiente presso l'Università di Firenze. La sua attività di ricerca spazia dalla teoria delle scelte sociali, alle metodologie di pianificazione territoriale, all'economia aziendale. È membro delle principali associazioni scientifiche nazionali ed internazionali del settore economico agrario ed ambientale. Augusto Marinelli è titolare della cattedra di Estimo forestale ed ambientale presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Firenze, è preside della stessa facoltà, è presidente della Società italiana di economia agraria e membro del Consiglio universitario nazionale. Nella sua attività di ricerca si è occupato dei problemi inerenti l'economia e l'estimo forestale ed ambientale. È membro delle principali società scientifiche e accademiche nazionali ed internazionali.