In tutti i paesi europei, la gestione dei servizi di distribuzione, di raccolta e di depurazione dell'acqua è divenuta una questione economica tra le più importanti. L'aumento del fabbisogno idrico e la diversificazione degli utilizzi dell'acqua hanno rilanciato il dibattito su una serie di questioni: la gestione dell'acqua deve essere pubblica, privata o mista? Deve essere considerata congiuntamente a quella degli altri servizi urbani (gas e elettricità, poste, trasporti...)? Deve essere centralizzata o decentralizzata?

Queste questioni possono essere considerate sotto prospettive molto diverse, e per far luce sull'argomento l'analisi delle esperienze è di gran lunga il mezzo più efficace. Ciò si propone appunto quest'opera a più mani, che riunisce per la prima volta in una sintesi una serie di studi sulle politiche pubbliche dell'acqua di ognuno dei quindici paesi membri dell'Unione europea. Attraverso un approccio multidisciplinare vengono messi in evidenza i punti di forza e di debolezza dei diversi modelli. Ciò che l'analisi mostra è che, nella maggior parte dei paesi, le modalità più efficaci di presa in carico degli imperativi di protezione dell'ambiente vanno nella direzione della riunione dei differenti settori delle istituzioni e delle industrie dell'acqua, altre volte separati, in una gestione integrata, condotta a livello regionale, o in qualche caso, di bacino versante.

Bernard Barraqué , ingegnere civile, è urbanista e ricercatore Cnrs presso il Laboratorire techniques, territoires et societes (Latts) della Ecole nationale des ponts et chaussées. È responsabile del gruppo francese del progetto Eurowater la cui funzione è comparare istituzioni e gestione dell'acqua nei paesi dell'Unione europea.