La guerra torna a irrompere sulla scena del mondo. I trionfi conclamati e le speranze del liberalismo occidentale sono dinanzi a una tragica prova di verità. La globalizzazione delle economie libera potenzialità umane o piega e soggioga uomini e donne in un ordine mondiale disumano?

Gli esseri umani non sono posti solo dinanzi a pulsioni e sentimenti contrastanti eppure decisivi della loro individualità (tra consumismo acquisitivo e bisogno di socialità; tra differenze sessuali; tra identità culturali e di lingua e bisogno di aprirsi all'altro). Ma sono dinanzi a dilemmi etici che si fanno scontro politico e guerra: la guerra è costituente. La sfera pubblica, i diritti umani, l'ordine del mondo, il disastro degli stati, la fragile costruzione sovranazionale europea: è tutto questo che sovrasta e interroga coscienze individuali ma anche responsabilità politiche collettive. Quali sono i temi di pace? Quali percorsi e quali elaborazioni ci porteranno nel duemila? Sarà l'impero?

In un serrato rincorrersi di interrogativi e contributi d'analisi, questo volume presenta l'ordine del giorno del secolo che arriva.

Giuseppe Cotturri , pugliese, insegna Sociologia della politica nell'Università di Bari. Dirige Democrazia e diritto , trimestrale del Crs. È presidente di CittadinanzAttiva-Mfd. Sue ultime pubblicazioni: La transizione lunga , Editori Riuniti, 1997