L'autobiografia di due maestri della psicoanalisi - Gaetano Benedetti e Johannes Cremerius - rappresenta una grossa sfida. Assumendo questo rischio i due autori si offrono a noi, facendoci percepire, attraverso le loro memorie, come la psicoanalisi possa aprire nuovi orizzonti, nuove prospettive di esistenza, a partire da sé.

Benedetti, facendo maggiormente trasparire i suoi vissuti familiari e Cremerius, sviluppando prevalentemente la sua posizione psicoanalitica soprattutto dal punto di vista politico-istituzionale, ci invitano ad accompagnarli, affascinandoci fino dalle prime pagine, ne "il lungo viaggio", nel campo misterioso dell'inconscio e delle sue espressioni.

Un lungo viaggio questo dove si scopre che "la forza creatrice dell'inconscio è infinita", come dice Benedetti, un lungo viaggio dove ci si trova all'interno di "quel mai compiuto processo della scienza che rimette in discussione il sapere acquisito producendo così nuovo sapere", come dice Cremerius.

Attraverso la lettura di queste due autobiografie - finalmente disponibili anche per il pubblico italiano - ripercorriamo il cammino di ricerca dal "di dentro" (con entusiasmi, riflessioni, delusioni) e ci avviciniamo alla "persona" dello psicoanalista: confrontarci con una psicoanalisi dal volto umano è un'esperienza davvero importante, specialmente in questo momento storico in cui vengono forse troppo enfatizzate le "tecniche".

Susanna Kuciukian , psicologa, psicoterapeuta, vive e lavora a Milano. È socio A.S.P. (Associazione Studi Psicoanalitici) di Milano, membro del comitato direttivo e membro della redazione della rivista Setting. Lavora in un consultorio familiare dell'A.S.L. Città di Milano e collabora con l'Università Cattolica di Milano per la ricerca "Psicologo psicoterapeuta nell'Istituzione". Ha elaborato e sviluppato il tema delle variazioni del setting psicoanalitico classico nell'ambito dell'attività del servizio sanitario pubblico ed approfondito l'applicazione della psicoanalisi nel campo dell'adozione.