Maria Montessori appartiene senza dubbio al gotha degli scienziati italiani più conosciuti e celebrati all'estero; la sua pedagogia e le sue scuole hanno avuto una diffusione straordinaria in tutto il mondo. Eppure, a fronte di tanta fama, la ricerca storica non le ha riservato particolare attenzione, specie in Italia.
Questo volume si occupa di Maria Montessori "prima del metodo" e ne propone un'immagine inedita, sinora sfuggita alle ricostruzioni biografiche correnti: quella di giovane medico, psichiatra, femminista impegnata in ambito sociale e docente di antropologia nell'Ateneo romano. Attraverso una scrupolosa ricostruzione storica della cultura scientifica e delle vicende politiche e sociali dell'Italia a cavallo tra '800 e '900, le autrici tracciano (ricorrendo anche a fonti inedite e d'archivio) il percorso intellettuale e personale della giovane Montessori fino all'esperienza delle Case dei bambini. Ne emerge un itinerario inconsueto ed esemplare di "donna nuova": figura di primo piano nel femminismo nazionale e internazionale; impegnata nelle attività sociali a fianco delle nobildonne romane; militante nel giornalismo di denuncia; vicina al mondo della politica e della massoneria; originale e coraggiosa anche nella vita privata. In quell'intreccio di medicina, politica sociale e femminismo pratico che costituisce la formazione "militante" della giovane Montessori, le autrici colgono le radici dello straordinario esperimento pedagogico delle Case dei bambini, primo luogo di elaborazione del Metodo .
Un affresco della cultura e della società italiana in epoca giolittiana in cui si formò e non mancò d'incidere quella giovane Montessori che di lì a poco sarebbe stata indicata come "the most interesting woman of Europe".
Valeria P. Babini è professore di Storia della psicologia nel Dipartimento di filosofia dell'Università di Bologna. Coautrice dei volumi: Tra sapere e potere. La psichiatria italiana nella seconda metà dell'800 (Il Mulino, 1982) e La donna nelle scienze dell'uomo (Angeli 1986), ha poi pubblicato con Il Mulino La vita come invenzione. Motivi bergsoniani in psichiatria (1990) e ha curato la parte su La psichiatria per la Storia delle scienze (Einaudi, 1994). Recentemente ha pubblicato un'antologia di Scritti psicologici di Théodule Ribot (Clueb, 1996) e il volume La questione dei frenastenici. Alle origini della psicologia scientifica in Italia (1870-1910 ), Angeli 1996.
Luisa Lama si è occupata di storia delle istituzioni e dell'Università su cui ha pubblicato alcuni saggi e nel 1987 il volume Comune, Provincia, Università . Le convenzioni a Bologna fra Enti Locali e Ateneo (1877-1979) , in occasione del IX centenario dell'Ateneo bolognese; ha inoltre collaborato all'opera L'Università in Italia fra età moderna e contemporanea. Aspetti e momenti a cura di G. Brizzi e A. Varni (Clueb, 1991). Nel 1993 ha pubblicato la biografia intellettuale di Alessandro Ghigi, rettore dell'Università di Bologna negli anni trenta del '900 ( Da un secolo all'altro , Clueb).