Manca nel codice di procedura civile italiano, una norma che preveda espressamente la natura e le modalità dell'esecuzione forzata dell'obbligo di consegna di un minore. Così anche un secolo fa, nel 1884, si esprimeva la Cassazione di Napoli e il Mortara annotava: "In pratica, si trovano adattamenti e ripieghi con cui talvolta si raggiunge lo scopo; ma prendendo norma dalle disposizioni testuali dei codici, è impossibile proporre una risoluzione giuridica soddisfacente" (L. Mortara, Commentario del Codice e delle Leggi di Procedura Civile).
Malgrado ciò l'allontanamento coatto di minori è operazione giudiziaria che si conduce con intensità e modalità diverse a seconda dei differenti contesti in ogni parte del nostro paese e di tutti i paesi civili a noi vicini.
I primi risultati di una indagine condotta dal CAM tramite un gruppo di giovani ricercatori, sia all'estero sia in varie Regioni d'Italia, attraverso interviste ad operatori giudiziari (Giudici, Pubblici Ministeri, Polizia Giudiziaria, Vigili Urbani, Ufficiali Giudiziari, Carabinieri ecc.) e ad operatori sociali (Assistenti Sociali, Psicologi, personale Asl in genere) implicati nel problema hanno offerto il materiale di base per questo libro.
Annamaria Caruso , magistrato della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano, per molti anni Giudice del Tribunale per i Minorenni, nella sua qualità di Presidente del Comitato Scientifico del Centro Ausiliario per i problemi Minorili (C.A.M.) presenta in questo Quaderno, un quadro realistico dell'attuale situazione circa l'attuazione dell'obbligo di consegna dei minori nella realtà del nostro Paese, oggi. La sua proposta, che elabora e riassume con grande vivacità e dottrina i risultati della ricerca del C.A.M., è di notevole interesse per tutti gli operatori e gli studiosi, che si curano, anche de jure condendo , del diritto minorile
Il Centro Ausiliario per i Problemi Minorili (C.A.M.) di Milano che da molti anni si dedica alla promozione dei diritti dei minori ed alle ricerche in materia, ha ritenuto opportuno ed urgente pubblicare questo lavoro anche per promuovere e sollecitare una discussione fra gli esperti e fra tutti coloro che, chiamati a collaborare, hanno risposto con generosa disponibilità e vivo interesse alla ricerca stessa.