Sono passati più di sessant'anni dall'assassinio, su mandato di Mussolini e di Ciano, di Carlo e Nello Rosselli in terra di Francia. Il volume, a monte del quale sta un convegno internazionale promosso a Parigi nell'autunno 1998 dal C.E.D.E.I. (Centre d'Etudes et Documentation sur l'Emigration Italienne), raccoglie una serie di saggi dovuti a specialisti italiani e stranieri. Essi tentano di mettere a fuoco la catena di eventi in cui s'inserì il delitto del 9 giugno 1937, le sue modalità di percezione da parte dell'opinione pubblica e le ripercussioni che esso ebbe all'interno dell'emigrazione antifascista italiana in Francia.
Viene inoltre privilegiata la specificità dell'itinerario di Carlo Rosselli sullo sfondo dell'antifascismo europeo così come lo spessore teorico della sua riflessione sul socialismo liberale, sulla difficile, ma imprescindibile, esigenza di coniugare le esigenze della libertà con quelle della giustizia. Una particolare attenzione, infine, viene dedicata al tema della posterità del modello e dell'esempio dei fratelli Rosselli nell'ambito delle principali famiglie politiche ed ideologiche italiane.
Antonio Bechelloni è "maître de conférences" di civiltà e storia italiana all'università Charles-de-Gaulle-Lille 3. Ha scritto vari saggi sulla Francia contemporanea, tra cui un libro ( Metamorfosi di un modello repubblicano Francia 1944-1993 ). Si occupa anche da parecchio tempo dell'immigrazione e dell'esilio italiano in Francia, argomento sul quale ha pubblicato molti saggi ed ha svolto una tesi di dottorato. Dirige, a Parigi, il C.E.D.E.I. e la rivista da questo pubblicata, La Trace .