La grande crisi economica e sociale scoppiata nel 1929 si configura anche come una crisi politica e ideale del socialismo europeo; quali itinerari e caratteri assume "la ricerca di un'alternativa socialdemocratica e socialista", nello scenario internazionale segnato dal nazionalsocialismo, dal New Deal e dalla pianificazione staliniana?

Il crollo della Repubblica di Weimar rappresenta Il momento culminante della fine di un'intera tradizione socialdemocratica. Tuttavia, gli anni trenta vedono Il faticoso avvio di una nuova fase della storia del movimento operaio europeo, che, pur con diversi esiti, si misura con le nuove sfide imposte dalla Depressione: la disoccupazione di massa, i mutamenti intervenuti nella stratificazione sociale e nei comportamenti collettivi, nonché l'esaurimento delle tradizionali politiche liberiste e liberoscambiste e delle misure congiunturali di deflazione.

Questo libro contribuisce a portare alla luce della conoscenza storica e della riflessione attuale tale importante e variegato capitolo della vicenda del socialismo europeo, le sue aporie e gli elementi più originali, anche rispetto all'emergere del -keynesismo..

Mario Telò (Cremona, 1950), laureato in lettere e filosofia a Firenze, è stato docente di storia contemporanea e di sociologia politica nelle Università di Bari e di Salerno, di Roskilde-Copenhagen e di Amburgo, e ha compiuto soggiorni di ricerca nelle Università di Berlino Ovest, Parigi, Bruxelles, Stoccolma. E' membro della direzione di "Problemi del socialismo" e collaboratore di <