BOOKS BY IRENE PETRUCCELLI

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Maurizio Andolfi

Il padre ritrovato

Alla ricerca di nuove dimensioni paterne in una prospettiva sistemico-relazionale

Trenta autori, noti studiosi e terapeuti della famiglia, si interrogano sulle trasformazioni del padre e della famiglia all’inizio del terzo millennio. Il padre ritrovato propone un itinerario assai variegato alla ricerca della dimensione paterna. Il testo esplora nuovi modi di essere padre, analizzando risorse e sensibilità specifiche del maschile nella crescita dei figli, al di là dei pregiudizi e degli stereotipi sociali.

cod. 1245.24

Irene Petruccelli, Loredana Pedata

L'autore di reati sessuali

Percorsi di valutazione e trattamento

Partendo dal concetto di perversione in quanto fenomeno clinico ma anche sociale, nel volume si cercano di tracciare delle linee guida per fare chiarezza in merito alle diverse tipologie di reati e di sex offenders. Il testo propone poi un excursus sui protocolli di trattamento più aggiornati e diffusi a livello nazionale e non, nonché un’ampia trattazione dei fattori di recidiva, delle modalità di valutazione e degli strumenti specifici di misurazione della stessa.

cod. 1305.257

Valeria Schimmenti, Giuseppe Craparo

Violenza sulle donne

Aspetti psicologici, psicopatologici e sociali

Cosa spinge un uomo a usare violenza fisica, psicologica o sessuale nei confronti di una donna? Quali sono gli effetti psicologici e psicopatologici della violenza sulla vittima? Quali le caratteristiche psicologiche dell’offender? E qual è la natura della relazione fra offender e vittima?

cod. 1240.394

Irene Petruccelli, Filippo Petruccelli

Introduzione alla psicologia giuridica

Campi applicativi e metodologie d'intervento

Il volume affronta i temi più attuali nei vari campi applicativi del processo civile, del processo penale e degli altri ambiti giudiziari, con un aggiornamento critico rispetto alle diverse metodologie di intervento da applicare in settori estremamente delicati quali la valutazione della scena del crimine e il profiling, la raccolta e la valutazione della testimonianza infantile. E ancora: la rilevazione della sindrome di alienazione genitoriale, la mediazione familiare nel contesto della nuova normativa in materia di affido condiviso, la valutazione del danno da mobbing, la negoziazione applicata alle situazioni di crisi in presenza di ostaggi, la sindrome di Stoccolma.

cod. 1240.300

Leonardo Abazia

La perizia psicologica in ambito civile e penale

Volume II - Esposizione di perizie, CTU, CTP e pareri pro-veritate

In continuità con il primo volume de La perizia psicologica in ambito civile e penale, questo secondo si concentra sull’aspetto pratico-giuridico e fornisce al lettore un approfondimento in merito alla strutturazione della perizia come strumento concreto attraverso il quale il consulente psicologo esprime il proprio sapere. Un manuale di riferimento destinato ai giovani professionisti che si avvicinano al mondo peritale, ma utile anche per i colleghi più esperti provenienti da altri ambiti.

cod. 1240.1.82

Marino Bonaiuto, Maria Catalano, Silvia Cataldi, Giulio D’Urso, Stefano De Dominicis, Silvia Faggioli, Paola Perucchini, Irene Petruccelli

Quando un buon insegnate fa una buona lezione? Uno studio sulle caratteristiche sociocomunicative degli insegnanti in un caso di educazione ambientale

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2019

Il presente lavoro ha lo scopo di verificare se e quali modalità didattiche e in-terattive messe in atto dall’insegnante in classe, durante le lezioni, possano essere un fattore legato alle buone relazioni insegnanti-discente, nonché un fattore lega-to allo sviluppo di proficue relazioni fra pari. I partecipanti allo studio sono stati 201 studenti. Le lezioni, svolte su temi ecologici, sono state gestite da 15 inse-gnanti in 3 paesi diversi. Alla lezione, inoltre, assistevano anche 17 osservatori esterni esperti, formati ad hoc per il progetto, provenienti dai diversi paesi. La va-lutazione delle lezioni è stata effettuata mediante un pacchetto di strumenti (Toolkit for lesson evaluation) costituito da tre diverse schede di rilevazione che hanno raccolto punti di vista diversi: osservatori esterni, studenti e docenti. Agli studenti è stato chiesto di compilare due strumenti: la SGE Student Grid e il TEP-Q Etero Evaluation. Agli osservatori esterni è stato chiesto di compilare l’SGE Observer Grid. Dalle analisi di regressione multipla emerge che la modalità di spiegazione degli insegnanti, percepita dagli osservatori, predice positivamente le adeguate relazione tra docenti e allievi. Inoltre, la comunicazione efficace dell’insegnante e l’attenzione alla relazione da parte dell’insegnate predicono le buone relazioni tra pari. Dall’analisi di correlazione, infine, emerge come le buone relazioni tra studenti sono risultate correlate significativamente con l’uso di me-todologie attive da parte dell’insegnante.

Giulio D’Urso, Irene Petruccelli

Omogenitorialità, una realtà possibile

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2017

Il presente contributo è incentrato su un tema molto discusso nel panorama nazionale ed internazionale: l’omogenitorialità. In particolare sarà posta l’attenzione alla letteratura nazionale ed internazionale che indaga le analogie e le differenze fra le coppie composte da persone gay e lesbiche e le coppie composte da persone eterosessuali e agli studi che indagano lo sviluppo e la crescita dei figli. Questo lavoro vuole rappresentare uno spunto di riflessione per quanti operano in ambito clinico e sociale, per tentare di abbattere i pregiudizi legati a questa realtà e promuovere campagne di promozione e sostegno dell’omogenitorialità.

Il volume non intende rappresentare un manuale onnicomprensivo sui temi giuridico e criminologici, tuttavia si pone all’attenzione di chi è in formazione, così come di chi già opera sul campo, come interessante aggiornamento di tematiche attuali, di ambito civile e penale, che accendono la diatriba sia scientifica, che giudiziaria, così come anche clinica, su argomenti attuali ed estremamente controversi quali l’alienazione parentale, la rilevazione e rivelazione nei casi di abuso su minore, l’omogenitorialità, il femminicidio, il figlicidio, ecc.

cod. 1240.417

Chiara Simonelli

Le disfunzioni sessuali maschili e il modello integrato nel contesto pubblico

Dalla teoria alla pratica clinica

Il volume affronta il problema delle disfunzioni sessuali maschili secondo il nuovo modello integrato della sessuologia clinica, che accoglie, insieme al tradizionale disagio del corpo, anche quello della psiche e della relazione di coppia che nella sessualità sono in una stretta interazione reciproca.

cod. 1241.13

Giuseppe Craparo, Silvia Fasciano, Antonia Tomasello, Angela Micciché, Giulia Costanzo, Valentina Costantino, Simona Grilli, Silvestro Lo Cascio, Vincenza Cannella, Irene Petruccelli, Alessio Gori

Reati a sfondo sessuale: il ruolo dei traumi infantili, delle distorsioni cognitive e della psicopatia sul rischio di recidiva

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 3 / 2016

Obiettivo del presente articolo è di valutare, a partire dall’analisi delle ricerche presenti in letteratura, quali rapporti vi siano, in coloro che hanno commesso reati sessuali, tra la pro-propensione alla recidiva e le seguenti variabili: traumi precoci, distorsioni cognitive e psi-copatia. Nel tentativo di vagliare il grado di associazione fra le variabili succitate sono stati analizzati i casi di due detenuti sex offender a cui sono stati somministrati i seguenti test: PCL-R, PBI, TEC e SDM. Dall’analisi delle loro storie e dai punteggi ottenuti ai test è risultato un livello clinicamente significativo per la psicopatia associato a precoci e cronici traumi relazionali, e a un più alto rischio di recidiva. L’impossibilità di generalizzare questi dati ci induce a mantenere una certa cautela interpretativa, augurandoci che le future ricerche considerino se e in che modo, nella popolazione dei sex offender, traumi relazionali precoci e la presenza di tratti psicopatici incidano sulla propensione a reiterare comportamenti sessualmente pericolosi.

Irene Petruccelli, Vincenza Castelluzzo, Giulio D'Urso, Felipe Navarro

Il processo di svelamento delle persone gay e lesbiche: una panoramica della letteratura

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2016

Il presente contributo vuole descrivere gli aspetti principali del coming out, il quale si configura come un percorso lungo ed elaborato, scandito da numerose difficoltà. Fondamentale importanza, a questo proposito, assumono i concetti d’identità sessuale e orientamento sessuale. Le persone gay e lesbiche dimostrano come la non linearità e la non corrispondenza rispettivamente fra sesso, genere, ruolo di genere sociale e sessuale, possano essere traiettorie di sviluppo sane e portatrici di benessere. Partendo da questo presupposto, il coming out si configura come un processo nel quale la persona gay e/o lesbica prende consapevolezza delle sue preferenze affettive e sessuali e le integra nella sua vita, per cui identità sociale e identità personale diventano coerenti tra loro. Inoltre, verrà messo in evidenza come le reazioni dei familiari possano incidere sul benessere psicologico dei figli gay e lesbiche.

Irene Petruccelli, Valeria Cammarata, Giulio D'Urso

Donne e crimine, il lato oscuro del femminile

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2016

Il presente contributo è incentrato sulla criminalità femminile nelle sue diverse sfaccettature. Saranno ripercorse le teorie che, succedendosi nel tempo, hanno tentato di spiegare la devianza femminile e verranno delineate le aree in cui è più frequente l’azione della donna criminale. Si tenterà quindi di comprendere le motivazioni e le dinamiche del crimine. I profili delle donne che delinquono, infatti, differiscono in maniera sostanziale da quelli degli uomini: le donne tendono solitamente ad agire all’interno della famiglia, uccidendo genitori, mariti, compagni e, ancor più, bambini, commettendo maggiormente infanticidi rispetto ad altre forme di omicidio. Un altro volto della criminalità femminile, affrontato nel presente lavoro e scarsamente indagato in letteratura, riguarda la perversione femminile e la commissione di reati a sfondo sessuale. In ultima sede, saranno presentate le diverse classificazioni di assassine seriali che, il più delle volte, presentano un modus operandi meno violento rispetto agli uomini: non infieriscono sui cadaveri con mutilazioni, smembramenti o aggressioni sessuali, non torturano le vittime prima di ucciderle e non ci sono comportamenti predatori nei confronti delle vittime, fatta eccezione delle donne che uccidono, in coppia, con un uomo.

Filippo Petruccelli, Chiara Simonelli

Identità di genere.

Consulenza tecnica per la riattribuzione del sesso

La disforia di genere rappresenta la condizione in cui c’è discordanza, parziale o completa, tra il sesso di nascita da un lato, e il genere codificato dal cervello, dall’altro, e rappresenta da sempre un argomento piuttosto dibattuto in ambito clinico, giuridico e mediatico. Il volume raccoglie contributi esplicativi e applicativi derivati dall’esperienza professionale e clinica degli Autori.

cod. 1241.14

Un manuale di psicologia dello sviluppo sociale nuovo per impostazione teorica e per attenzione a temi (quali il bullismo) che rappresentano fenomeni sociali attuali e particolarmente critici. Partendo da un’attenta trattazione dei diversi approcci teorici, il volume accompagna il lettore tra i principali concetti e costrutti che permettono di inquadrare i processi dello sviluppo dell’individuo inserito all’interno delle sue relazioni sociali e nel suo contesto di appartenenza.

cod. 1240.1.36

Irene Petruccelli, Simona Grilli, Jacopo Bruni, Filippo Nimbi, Felipe Navarro, Chiara Simonelli

Tratti psicopatici e distorsioni cognitive nei sex offender: una ricerca sul campo

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2015

Lo scopo di questo studio è valutare la personalità dei sex offender e dei loro stili di pensiero per la prevenzione del reato stesso e della sua recidiva. Metodo: I partecipanti alla ricerca sono dodici detenuti presso la Casa Circondariale di Pesaro (PU) per reati a sfondo sessuale perpetrati verso bambini e/o donne. Gli strumenti usati sono: una griglia per la raccolta dell’anamnesi e delle informazioni riguardo al crimine, la PCL-R, il VRAQ e il HSAQ, due questionari sulle distorsioni cognitive in validazione in Italia. Risultati e conclusioni: L’analisi dei dati non ha evidenziato forti correlazioni. Vengono descritte e discusse le relazioni emerse nonostante l’esiguità del campione. Si conferma una difficoltà nel tracciare un profilo di personalità del sex offender e vengono messe in luce nuove prospettive di ricerca.

Daniele M. Vitale, Irene Petruccelli

Serial killers a sfondo sessuale: psicopatia e schemi sessuali devianti

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2015

Il fenomeno dei serial killers a sfondo sessuale ha da sempre suscitato un forte interesse da parte della comunità scientifica nonostante non esista una copiosa letteratura sull’argomento. Nel corso degli anni l’attenzione a riguardo ha trovato terreno fertile tra gli esperti, che hanno presentato, così, il fenomeno come bio-psico-sociale, poiché, quella del serial killer, non è una personalità tracciabile in un unico profilo standard. Si è giunti, così, a parlare di multifattorialità: vengono considerati non solo gli aspetti psichiatrici, ma anche quelli psicosessuali e di sviluppo legati all’arco di vita dell’assassino seriale. Ciò che è stato universalmente riconosciuto in questi individui è un notevole deficit di empatia che li porterebbe ad agire in maniera efferata proprio perché incapaci di percepire il dolore della vittima. Questo articolo si pone come obiettivo quello di illustrare nel profondo la vera natura di soggetti che si macchiano di crimini sessuali, natura che è il frutto di concause non solo psicologiche, ma anche di sviluppo ed ambientali che trovano nelle teorie kleiniane un interessante spunto di riflessione su quelli che sono gli schemi sessuali maturati durante la fase di sviluppo del bambino. L’incapacità del serial killer sessuale di provare empatia verso la vittima sarebbe, in qualche modo, legato al mancato step di sviluppo che porta il bambino a passare dall’oggetto parziale all’oggetto totale.

Giuseppe Craparo, Irene Petruccelli

Sex Offenders. Caratteristiche psicopatologiche e trattamento

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2012

Nei casi di reati a sfondo sessuale, la pura sanzione penale e la conseguente detenzione risulta ormai insufficiente per contrastare il fenomeno e, soprattutto, per diminuire in maniera significativa i tassi di recidiva. Pertanto, si pone la necessità di sviluppare modelli di diagnosi, valutazione del rischio e di trattamento per la prevenzione della recidiva a cui sottoporre i sex offenders già in ambito penitenziario. Inoltre, si fa riferimento ad un gruppo di soggetti devianti estremamente eterogeneo e caratterizzato dalla presenza di meccanismi psicobiologici di natura ossessivo impulsivo- compulsivo. Gli Autori, dopo la definizione del fenomeno, si concentrano sul trattamento dei sex offenders in un’ottica integrata, in cui gli interventi di tipo farmacologico devono essere coadiuvati con interventi di tipo psicologico.

Chiara Simonelli, Irene Petruccelli, Silvia Lorusso

Il "peso" del corpo nelle relazioni sessuali ed affettive. studio pilota su un campione di donne con sovrappeso e obesità

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2012

I processi psicologici coinvolti nelle relazioni intime sembrano essere connessi, in maggior misura per le donne, alla soddisfazione per il proprio corpo e ai comportamenti alimentari e sessuali. La ricerca si è finora prevalentemente orientata a evidenziare le relazioni tra un indice di massa corporea (IMC) al di sotto del range normale e la soddisfazione relazionale e sessuale. In vista dell’aumentata incidenza dell’obesità e del sovrappeso in Occidente, si è scelto di effettuare uno studio pilota che indagasse i rapporti esistenti tra l’eccesso di peso corporeo e le relazioni intime. L’ipotesi principale dello studio è dimostrare che all’aumentare dell’IMC aumenta l’insoddisfazione sessuale e relazionale misurata attraverso il Sesamo test, questionario sessuorelazionale. Obiettivi: appurare se esiste una relazione significativa tra IMC e le aree del Sesamo e analizzare la relazione tra le varie aree indagate dallo strumento scelto. Il campione di 45 donne è stato suddiviso in tre gruppi di 15 persone in base ai valori di IMC: range normale, sovrappeso e obesità. Il lavoro, concluso nel 2010, sembra confermare la maggior parte degli studi precedenti e presenta dati originali e spunti interessanti per ricerche più approfondite.