Pensare alla città in termini di paesaggio urbano obbliga a trovare nuove categorie di interpretazione dello spazio urbano e a ragionare sugli strumenti di intervento di progettisti, studiosi e amministrazioni. Su questo riflette il volume, partendo dal presupposto che il paesaggio urbano è lo spazio in cui viviamo, fatto dal costruito e dal suo negativo, il sistema degli spazi aperti. Una lettura ovviamente tendenziosa, che parte dal presupposto che la città densa – di costruito, di possibilità, di persone e di funzioni – sia un modello insostituibile.
cod. 1162.3.2