LIBRI DI ARIE W. KRUGLANSKI

Antonio Pierro, Eraldo De Grada

Gruppo come fonte di realtà condivisa

Bisogno di chiusura cognitiva e sindrome del group-centrism

Il problema della gruppalità, cioè delle caratteristiche atte a rendere un gruppo più gruppo di altri, è qui studiato nei termini della motivazione epistemica, che spinge le persone a concludere ovvero a protrarre le sequenze cognitive (bisogno di chiusura cognitiva). Si parla di group-centrism, una sindrome comportamentale che include, fra le sue diverse manifestazioni: la pressione verso l’uniformità, la preferenza per una leadership autocratica, il favoritismo per l’endo-gruppo, l’ostilità nei confronti dei membri devianti, la resistenza al cambiamento, la perpetuazione delle norme di gruppo. Il volume offre l’evidenza di numerosi contributi empirici sull’argomento. Antonio Pierro, Ordinario di Psicologia Sociale presso la Facoltà di Psicologia 2, Università di Roma “La Sapienza”. Eraldo De Grada, professore emerito, Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, Università di Roma “La Sapienza”. Arie W. Kruglanski, distinguished professor, Department of Psychology, University of Maryland, College Park, USA. Lucia Mannetti, Ordinario di Psicologia Sociale presso la Facoltà di Psicologia 2, Università di Roma “La Sapienza”.

cod. 1243.48

Il costruzionismo sociale e la psicologia sociale sperimentale rappresentano due paradigmi diversi per lo studio della stessa materia (il comportamento sociale umano), e nell’ultimo quarto di secolo si sono allontanati sempre di più. Nel presente lavoro passiamo in rassegna la storia del pensiero sociale costruzionista interna ed esterna alla psicologia, ed evidenziamo come l’origine intellettuale dei due approcci sia essenzialmente la stessa. Successivamente discutiamo i modi in cui i due approcci si sono influenzati a vicenda ed indichiamo le basi filosofiche ed ideologiche della loro divisione. Vogliamo dimostrare che anche se le differenze tra queste due "sottoculture" della psicologia sociale possono sembrare incommensurabili, a uno sguardo più attento pare esserci più una differenza d’enfasi che un disaccordo sui principi fondamentali del comportamento umano. Dimostriamo come i due approcci siano compatibili, a livello sia della sostanza sia della strategia di ricerca e sottolineiamo come insieme possano contribuire a una psicologia sociale critica, rigorosa e consapevole dei contesti storici, culturali e politici che danno forma al pensiero e al comportamento umano.