LIBRI DI BARBARA POLETTI

Barbara Poletti, Giorgio Tasca

Psicoterapia integrata

il modello Evidence-Based Practice (EBP)

L’impianto teorico del modello di Psicoterapia integrata di matrice empirica e scientifica negli anni più recenti ha visto un crescente consenso sia nel mondo clinico che di ricerca. Il testo supporta lo psicoterapeuta nello sviluppo delle competenze necessarie per realizzare una pratica clinica efficace, fornendo, anche attraverso esemplificazioni cliniche, strumenti per la definizione e la formulazione del caso e per la costruzione, il mantenimento e la gestione delle rotture e delle riparazioni dell’alleanza terapeutica.

cod. 1250.325

Giorgio Rezzonico, Fabio A.P. Furlani

La dissociazione nella costruzione della realtà

Prospettive cliniche

Il libro propone modelli di lettura, assetti relazionali e strumenti per l’intervento clinico e si rivolge agli addetti ai lavori – psicologi, psicoterapeuti, medici, psichiatri, neuropsichiatri, allievi in formazione – ma anche a quanti desiderano approfondire le tematiche dissociative e traumatiche dal punto di vista sociale e culturale.

cod. 1250.307

Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere

La salute della donna.

Dalla salute al welfare al femminile. Libro bianco 2016

Questa quinta edizione del Libro bianco sulla salute delle donne italiane presenta un’impostazione rinnovata rispetto alle precedenti. Dopo un sintetico rapporto sui principali dati epidemiologici e sui determinanti di salute relativi alla popolazione femminile, il volume analizza le patologie e le tematiche di genere traendo spunto dal primo Manifesto sulla salute della donna presentato in Expo 2015 da Onda, in qualità di partner della società civile.

cod. 2000.1463

Barbara Poletti, Annalisa Lafronza, Laura Carelli, Pietra Romano, Rita Pezzati

Stato dell’arte nella psicoterapia dell’anziano: una pluralità di approcci

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 37 / 2015

Il presente lavoro intende illustrare i principali approcci psicoterapici presenti, rivolti al trattamento del disagio psicologico nell’anziano. Dopo una breve presentazione della psicologia dell’invecchiamento, nella sua evoluzione storica tra miti e scienza, e della cornice teorica e storico-culturale in cui si inserisce la psicoterapia dell’anziano, vengono illustrate le caratteristiche del setting e delle modalità di intervento, nonché le evidenze sperimentali relative agli studi di efficacia, nei principali approcci della terapia psicodinamica, cognitivocomportamentale e cognitivo-costruttivista. Vengono inoltre brevemente descritti ulteriori approcci significativi di intervento clinico, quali la terapia interpersonale e la Mindfullness che hanno contribuito a realizzare adattamenti ai classici modelli di intervento per la cura dell’anziano, e la Life Review Therapy. Viene infine presentata una sintesi delle evidenze empiriche circa l’efficacia di alcuni approcci adattati a persone affette da declino cognitivo, presenti in quadri di Mild Cognitive Impairment o demenza, riportando tra questi un intervento specificatamente rivolto a persone affette da demenza di grado moderato-severo, quale la Doll Therapy. Dai lavori descritti emerge un quadro complesso ed articolato, dal quale si evince l’esigenza, trasversale ai diversi approcci, di adattare gli interventi psicoterapici alle caratteristiche peculiari ed ai bisogni specifici della persona anziana, al fine di valorizzarne risorse e potenzialità.

Annalisa Lafronza, Marco Bani, Roberta Ballabio, Edoardo Spoliedro, Lorena Curia, Andrea Moioli, Elena Rizzi, Giada Rezzonico, Francesca Noli, Lorinda Fasana, Simona Abbondanza, Chiara Gavinelli, Valentina Picarreta, Alessandra Massironi, Barbara Poletti

Valutazione di un intervento di psicoterapia di gruppo cognitivo-relazionale per anziani istituzionalizzati

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 37 / 2015

La depressione negli anziani istituzionalizzati è una problematica particolarmente critica per le condizioni cliniche generali e la difficoltà di relazione con questo tipo di pazienti. Il lavoro propone un intervento di psicoterapia di gruppo della durata di sei mesi a orientamento cognitivo-relazionale che, accanto ai tradizionali strumenti della terapia cognitiva, affianca un intervento sulla dimensione narrativa in relazione alle tematiche centrali nel lavoro con gli anziani come il rapporto con il corpo, le perdite, la dipendenza. Sono stati reclutati 34 pazienti con punteggio MMSE > 22 e GDS > 6 di cui 18 hanno completato il percorso di psicoterapia di gruppo e di cui è stata valutata la sintomatologia depressiva e l’assertività all’inizio, a 1 e 3 mesi e alla fine dell’intervento. I risultati mostrano una riduzione significativa dei punteggi alla GDS e ai punteggi di disagio della SIB e un miglioramento delle capacità assertive e relazionali. Questi risultati preliminari suggeriscono che l’intervento di gruppo a orientamento cognitivo-relazionale rappresenta un intervento utile nel trattamento della depressione e si inserisce bene nel contesto delle strutture residenziali per anziani.

Stefano Zago, Rita Pezzati, Laura Carelli, Barbara Poletti

La comunicazione della diagnosi di malattia di alzheimer: aspetti clinici ed etico-giuridici

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2-3 / 2012

La comunicazione di una diagnosi con prognosi sfavorevole come la demenza rappresenta un momento estremamente delicato nella pratica clinica. Come in altre condizioni mediche infauste, si pone la contrapposizione tra il principio di autonomia del malato con il suo diritto di conoscere appieno la sua condizione medica, le possibilita terapeutiche e prognostiche, e la contemporanea esigenza di non far patire al paziente un’ulteriore sofferenza secondo il principio ippocratico del non nuocere. Nel caso della demenza, e in particolare nella demenza di Alzheimer (MA), oltre all’assenza di una cura, la situazione e complicata dal fatto che l’autonomia e consapevolezza del paziente e limitata dalla presenza dal deterioramento cognitivo e talvolta da alterazioni comportamentali che comportano una riduzione della capacita decisionale del paziente. Cosa, come, quando e quanto comunicare diventa nella MA un processo piu complicato che in altre patologie a prognosi sfavorevole. Non mancano comunque indicazioni internazionali e na- zionali tese a sviluppare una prassi consolidata che tenga conto degli aspetti diagnostici, terapeutici, etici-deontologici e medico-legali legati in merito alla comunicazione della diagnosi di demenza.