LIBRI DI CATERINA SELVAGGI

Caterina Selvaggi Onnis

I primissimi 40 anni di Psicobiettivo

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2021

L’Autore, direttore responsabile di Psicobiettivo, Rivista di Psicoterapie a Confronto fondata da Luigi Onnis col contributo di amici studiosi tanti anni fa, nel gennaio 1981, ripercorre con emozione vicende e caratteristiche essenziali nei primi numeri della rivista, nata nel clima drammatico degli anni di crisi della situazione politica e culturale d’Italia. Ma si seppe allora rispondere alla crisi producendo confronto culturale sperimentazione e innovazione sia sul piano sociale che teorico. È lo spirito della legge Basaglia n. 180 che abolì i manicomi e lo spirito del SSNN n. 833 che istituì tra l’altro i Centri di igiene mentale, i consultori con gli psicologi. Con questo spirito la rivista mise a confronto indirizzi psicoterapeutici diversi come la terapia sistemico-relazionale della famiglia, la psicoanalisi da Jung a Lacan, il cognitivismo. Sono le premesse dello sviluppo successivo accresciuto in questi 40 anni di nuovi indirizzi come le neuroscienze.

In occasione della morte del grande regista Bernardo Bertolucci nel dicembre 2018, l’A. propone una lettura del celebre capolavoro "Ultimo tango a Parigi" del 1972, censurato e distrutto fino al 1987. La vicenda di Paul (Marlon Brando) e Jeanne (Marie Schneider) è analizzata secondo la critica cinematografica acquisita come rapporto regressivo claustrofobico e persecutivo; qui l’Autore ripercorre la successione di tutte le sequenze del tango seguendo la prospettiva della complessità e della 2° Cibernetica. Così, accanto alle suggestioni del film come il mito di Orfeo rivisitato, la danza infinita dei due protagonisti è costituita da una relazione che moltiplica i punti di vista e dunque la realtà e rivela un legame che è impossibile interrompere se non con la morte di almeno uno dei due.

Caterina Selvaggi Onnis

"Game of Thrones". La fine della fine e il conflitto permanente

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2018

L’Autore considera la serie fiction "Game of Thrones", "Il Trono di Spade", in programmazione globale con grande successo, dal punto di vista della teoria sistemica e della epistemologia della complessità. Oggi nello spettacolo in genere accade che la tendenza che sta prevalendo è quella di non proporre una fine definitiva della storia e delle storie di fic tion proprio come accade nella stessa cinematografia dove la fine è provvisoria e il film spesso è subito trasformato in fiction prolungandosi all’infi nito almeno nelle aspettative. Questo procedimento espressivo è adeguato secondo l’A. ad esprimere il senso di instabilità che oggi viviamo nel mondo globale.

L’Autore rintraccia nell’ultimo film di G. Amelio “La tenerezza” la relazione tra parole e comunicazione non verbale, le azioni fra le persone di famiglia o le coppie e i legami di affetto. Il film si occupa di famiglie trigenerazionali come già da tempo accade per esempio nella psicoterapia sistemica della famiglia. Le parole non bastano. Occorre considerare il comportamento del corpo per individuare la situazione psicologica

Caterina Selvaggi

Dall’enigma dell’infinito al postmoderno: Leopardi e Martone

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2015

L’uscita del film di Martone "Il giovane favoloso" sulla biografia di Giacomo Leopardi e insieme la traduzione inglese (2014) a cura di M. Ceasar dello Zibaldone di Leopardi, sono occasione per l’A. di un approfondimento del capolavoro L’Infinito del poeta-filosofo. Poesia e filosofia, logica, psi cologia e epistemologia sono rintracciati nel 15 vv. tra i più noti al mondo. Le varie letture dell’Infinito confermano l’enigma della pluralità di questo concetto, dal calcolo infinitesimale di Newton e Leibniz alla teoria degli insiemi di Cantor, dal platonismo all’inconscio, dal classicismo al romanticismo, dalla circolarità sistemica alla successione senza limiti dell’ipertrofica serialità postmoderna.

Caterina Selvaggi

Il cinema di relazione di Carlo Mazzacurati

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2015

Attraverso l’analisi del più importante film di Carlo Mazzacurati, morto nel 2014, cioè "La giusta distanza" (2007), l’A. evidenzia lo stile con cui il regista non si limita a rappresentare fatti o paesaggi ma piuttosto le relazioni tra i personaggi; le immagini di questo film hanno per oggetto proprio le relazioni, ed è per questo che può essere chiamato "cinema di relazione". La storia è infatti ricostruita attraverso sguardi, parole, silenzi, e movimenti della macchina da presa che segue il corpo dei personaggi. È così che uomo innocente ingiustamente condannato verrà guardato da una "giusta distanza" che ne riscopre l’innocenza: la distanza dei rapporti con le persone.

Caterina Selvaggi

Pulp Fiction. Il cinema postmoderno di Quentin Tarantino

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2012

L’Autore analizza "Pulp Fiction" di Tarantino (1994) che è il cineasta più significativo del gusto post-moderno; la relazione sistemica è protagonista del film e di altri dello stesso autore ed evidenzia come il singolo personaggio non abbia né coerenza né consistenza come individuo a se stante. Lo stile postmoderno è una delle forme culturali più proprie della cosiddetta "globalizzazione", cioè delle progressiva interdipendenza dei sistemi nel pianeta. Il film racconta 5 storie intrecciate, mettendo in crisi l’ordine causale lineare a favore di una concezione di causalità circolare espressa anche dalla regia stessa. Significativo è anche il gusto della citazione di altri testi e film di culture ed epoche diverse, proprio del postmoderno, e la mescolanza dei vari generi, dal thriller al western al musical ai cartoons" Ma questo gioco di citazioni per Tarantino esprime la condizione di intellegibilità psicologica e culturale di un sistema ormai globale.

Caterina Selvaggi

La relazione postmoderna.

Cinema e letteratura nell'era globale in Amelio, Bellocchio, Barthes, Garrone, Saviano e Tarantino

Un libro rivolto a chi ama il cinema, la letteratura, la psicologia. Attraverso l’analisi di grandi autori e registi, il testo rivela la relazione di dominio nel mondo globalizzato. Letteratura e cinema cercano così di cogliere i microcomportamenti delle relazioni in cui le persone sono usate e le parole possono divenire armi…

cod. 1420.1.146

Caterina Selvaggi

Il Grinta (2011) di Joel e Ethan Coen

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2011

"Il Grinta" è il remake del film western di Hathaway (1969) con protagonista John Wayne. Il film odierno dei fratelli Joel e Ethan Coen (2011) vede Jeff Bridges nella parte che era di Wayne, ed il film è molto diverso. È un’opera etico-civile di cui il western, pur appassionante, diviene la cornice avventurosa. La protagonista, la quattordicenne Mattie, ha perso il padre ucciso e vuole vendicarsi; si rivolge all’avventuriero Bridges. Il viaggio è una discesa negli Inferi della violenza e della morte che lascerà segni psicologici e fisici nella coraggiosa ragazza. Il tema del padre morto sostituito da un padre occasionale e inadeguato appare significativo per l’evoluzione della ragazza.

La recente uscita in Italia di un film su Balzac, (regia di Josée Dayan) in coincidenza col trentennale della morte del critico-scrittore Roland Barthes, offre l’occasione di ripensare al notissimo saggio critico di Barthes dal titolo S/Z, che è un’analisi del racconto Sarrasine, dil Balzac. Si tratta di un saggio in cui Barthes espone la teoria critica che distrugge ogni pretesa alla interpretazione di un testo e alla ricerca in esso di “sigificati ultimi” e apre la strada a quella discussa corrente critica chiamata "decostruzione". Ma la visione del film su Balzac, accanto alla lettura del Journal de deuil, il diario scritto da Barthes per due anni dopo la morte della madre, pubblicato quest’anno in edizione italiana (per Einaudi), mostra analogie profonde tra il conflitto di Barthes con sua madre e il rapporto altrettanto drammatico di Balzac con la propria madre.

Caterina Selvaggi

Potere e affetti nel cinema di Marco Bellocchio fino a "Vincere": il contrappunto

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2009

L’autore analizza alcuni celebri films di Marco Bellocchio ("L’ora di religione", "I pugni in tasca", "La balia", "Enrico IV", "Il principe di Homburg", "Il gabbiano", "Buongiorno notte" e "Vincere"), individuando lo stile espressivo del regista che privilegia l’opposizione e insieme riconosce il legame degli opposti, il contrappunto tra immagini e dialoghi, insieme a rumori e suoni. L’importanza della comunicazione non verbale che può contrastare con l’immagine o con i dialoghi stessi, in particolare è rintracciata soprattutto nel rappresentare situazioni familiari complesse, simili in modo sorprendente a quelle che, nella terapia della famiglia, vengono considerate "famiglie invischiate". In particolare è in evidenza il rapporto tra potere e affetti che appare rapporto di opposizione tra le persone e si rivela però anche rapporto di legame difficilmente scindibile.

Caterina Selvaggi

Dopo le prove. La poetica del nulla di Ingmar Bergman

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2007

The Author analyzes the Ingmar Bergman’s film After the rehersal (1985) as a homage to the great director recently died. This is an opportunity to review some of the main themes of the Bergman’s filmography, that we can find also in the last film Sarabanda (2005) already presented on Psicobiettivo. Particularly the Bergman’s research is oriented to authenticity as a problem of modern world and to the need of love in the western culture, influenced by the Luther protestant religion, as indicated by Max Weber. Women and artists are often the protagonists of Bergman works, because, more than others, they are able to feel the lack of autenticity and the consequent facing to Nothing, expressed in Kierkegard and Heidegger philosophy. In this article the main Bergman’s films are discussed: from Persona to The Silence to Fanny and Alexander, to Scenes from a marriage. Key Words: Bergman;, Film; Authenticity; Crisis; Nothing; Love; Communication; Protestantism; Faith; Liberty.

Caterina Selvaggi

Lo sguardo multiplo

Cinema e letteratura in Bellocchio, Benigni, Bergman, Bertolucci, Dardly e Pasolini

cod. 1420.1.83