BOOKS BY DAVIDE PIACENTINO

Marco Modica, Davide Piacentino

Conflict Scenarios and Transitions

Opportunities and Risks for Regions and Territories

The Conference of the Italian Regional Science Association (AISRe) allowed scholars and policy makers to debate on the global issue of conflicts and transitions that are involving many regional economies worldwide. This book aims at increasing the understanding of how regions are navigating and responding to the complex array of challenges they face in a rapidly changing world.

cod. 11390.8

Giorgio Fazio, Enza Maltese, Davide Piacentino

Fiducia verso persone e istituzioni: evidenze da una survey sul capitale civico degli studenti

RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO

Fascicolo: 3 / 2016

Secondo la teoria economica il capitale civico è il risultato di un processo di investimento sociale che avviene attraverso canali di trasmissione verticale interni alla famiglia e orizzontale nella socializzazione tra pari. Il contesto di riferimento, quale per esempio il quartiere, gioca un ruolo importante influenzando entrambi questi canali. In questo contributo, vengono presentate alcune prime evidenze ottenute da un’in¬dagine statistica condotta sugli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città di Palermo con lo scopo di misurare le principali dimensioni che concorrono alla formazione del capitale civico e umano. In particolare, viene qui posta l’atten¬zione sulla fiducia, un particolare tratto culturale alla base del capitale civico. Nello specifico, si opera la distinzione tra fiducia verso persone (famiglia, insegnanti, amici, vicini ecc.) e fiducia verticale o verso istituzioni (Stato, scuola, istituzioni religiose ecc.). Lo studio, di carattere prevalentemente empirico-descrittivo, si pone dunque l’obiettivo di misurare il grado di fiducia degli studenti e di investigarne l’eterogeneità territoriale. In generale, la fiducia emerge come un tratto culturale caratterizzato da legami "forti", stabiliti attraverso le relazioni di maggiore intensità, dove all’elevato grado di fiducia verso familiari, amici e insegnanti, viene anteposta una generale sfiducia verso persone e istituzioni caratterizzate da legami deboli. Dall’analisi spaziale è possibile evidenziare differenze statisticamente significative nel confronto tra gli studenti residenti in città e quelli residenti in provincia e successivamente tra gli studenti residenti nei diversi quartieri della città. Tali differenze sembrano anche emergere considerato il livello di istruzione degli adulti di riferimento a casa. Vista la natura preliminare di questi risultati, si ritiene necessario svolgere analisi future più dettagliate al fine di identificare meglio i meccanismi di trasmissione dei valori e il ruolo della scuola e delle istituzioni locali nel favorire la formazione di capitale civico.

Marco Bee, Maria Michela Dickson, Diego Giuliani, Davide Piacentino, Flavio Santi, Emanuele Taufer

La sopravvivenza immediata delle start-up italiane del settore manifatturiero sanitario: un’analisi multilevel

RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO

Fascicolo: 3 / 2016

L’obiettivo del presente lavoro è quello di fornire nuove evidenze circa le determinanti della probabilità di sopravvivenza di breve periodo delle start-up italiane attive nel settore farmaceutico e nel settore della produzione di dispositivi medico-sanitari. Al fine di valutare l’effetto di caratteristiche specifiche delle singole imprese, e di tener conto delle variabili di contesto osservate e non osservate, la probabilità di sopravvivenza a tre anni viene descritta mediante un modello logistico multilevel. L’analisi si basa sulle osservazioni a livello di popolazione raccolte e gestite dall’ISTAT in conformità con le direttive dell’OCSE e di EUROSTAT sulla demografia d’impresa, in grado di garantire la coerenza delle informazioni raccolte con particolare riferimento alle entrate e alle uscite delle imprese dal mercato. L’elevato numero di effetti random e la conseguente elevata dimensionalità dell’in¬tegrazione richiesta dal processo di stima rendono le tecniche di stima standard poco affidabili. Le stime sono state quindi effettuate mediante il metodo del-l’entropia relativa per l’ottimizzazione di funzioni con rumore (Bee et al., 2015).

Giuseppe Espa, Danila Filipponi, Diego Giuliani, Davide Piacentino

Effetti spaziali o settoriali? La crescita della dimensione media d’impresa in Italia

SCIENZE REGIONALI

Fascicolo: 1 / 2015

Utilizzando una recente versione della shift-share con struttura spaziale, in questo contributo scomponiamo il cambiamento della dimensione media delle imprese nelle province italiane rispetto a componenti di natura sia spaziale (di regione e di vicinato) che settoriale. L’analisi, condotta con riferimento al periodo 2004-2009, mette in risalto differenze di rilievo rispetto la classe dimensionale considerata. In particolare, si registra una netta demarcazione Nord-Sud nella distribuzione provinciale degli effetti spaziali e settoriali se consideriamo le micro imprese (1-10 addetti), mentre la geografia appare molto più complessa per le piccole imprese (11-50 addetti).

Roberto Antonietti, Giancarlo Corò

Uscire dalla crisi.

Città, comunità, specializzazioni intelligenti

Uscire dalla crisi vuole dire avviare una serie di cambiamenti di natura strutturale che devono coinvolgere imprese, comunità e territori in coraggiosi progetti di innovazione. Nel raccogliere una selezione dei contributi presentati alla XXXV Conferenza italiana di Scienze Regionali, questo volume propone un percorso di analisi sulla strategia smart specialization e sul ruolo economico dei territori nei processi di innovazione.

cod. 1390.52

Giorgio Fazio, Enza Maltese, Davide Piacentino

The verdoorn law at the regional level: evidence from europe

RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO

Fascicolo: 2 / 2014

In quest’articolo utilizziamo diverse metodologie per stimare l’equazione di Verdoorn con l’obiettivo di saggiare l’ipotesi della presenza di rendimenti crescenti di scala nel settore manifatturiero nelle regioni europee NUTS-2 per l’intervallo temporale 1995-2006. Estendiamo l’equazione di base di Verdoorn considerando la dimensione spaziale sia in termini di prossimità sia di gerarchia geografica. I nostri risultati corroborano la presenza di effetti spaziali, identificano rendimenti crescenti di scala a diversi livelli gerarchici ed evidenziano un certo grado di eterogeneità spaziale. L’analisi svolta evidenzia il ruolo dello spazio nei processi di crescita della produttività regionale, sia in termini di prossimità sia di gerarchia geografica. La produttività delle regioni Europee è caratterizzata da rilevanti spillover spaziali sia positivi, possibilmente legati alla diffusione della tecnologia, che negativi, possibilmente dovuti a effetti di competizione spaziale.

Partendo dal tema della XXVIII Conferenza Italiana di Scienze Regionali (Bolzano, 2007), “Lo sviluppo regionale nell’Unione europea: obiettivi, strategie, politiche”, il volume affronta la questione delle metodologie atte alla formalizzazione dei processi di crescita territoriale e dei nuovi concetti che emergono nelle scienze regionali; tratta poi della crescita e competizione dei sistemi regionali, e affronta il tema della governance e della programmazione regionale in Italia.

cod. 1390.41

Il volume si interroga su quali contributi è in grado di offrire il territorio alla produzione di conoscenza. Indaga poi sul ruolo del sistema formativo nel fornire il capitale umano, sulla programmazione strategica e sui raccordi tra livelli politici e tecnici che possono favorire il governo della competitività territoriale.

cod. 1390.42

Giorgio Fazio, Davide Piacentino, Erasmo Vassallo

Divari economici e variabili di contesto. Un'analisi non parametrica per le regioni italiane

RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO

Fascicolo: 2 / 2008

Economic disparities and context variables. A non-parametric analysis for Italian regions Objectives The paper provides a ranking of performance scores, originated by indicators of economic and social context, in order to compare the position of each region relative to the others over the period 1997-2003. Methods and Results Indicators of economic and social context are associated to development indicators. The Data Envelopment Analysis (DEA) in bootstrap version allows us to define the worst and the best case scenarios of regional performances. The results show a persistent disparity between Center-North and Mezzogiorno over the period 1997-2003. However, some relevant differences amongst regions, within macroareas, provide interesting points to debate. Conclusions Notwithstanding some differences within macro-areas, Italy still appears a dualistic country. The results show that the social context is relevant to accurately analyse the development disparities amongst the Italian regions. Finally, an interpretation of our results indicates a possible risk of failure of the current Government’s intervention.

Davide Piacentino

Productivity, Infrastructures and Convergence: Panel Data Evidence on Italian Regions

SCIENZE REGIONALI

Fascicolo: 2 / 2008

Productivity, Infrastructures and Convergence: Panel Data Evidence on Italian Regions Department of Statistics and Mathematics for Economic Research University of Naples Parthenope* Abstract The paper first employs the Growth Accounting methodology in order to calculate the annual levels of Total Factor Productivity (TFP) in Italian regions for the period 1970-2001. The main result of this initial analysis is that the well-known gap in labour productivity among Italian regions depends mostly on the differences in TFP. The paper then investigates on the presence (or absence) of regional convergence in TFP over the period considered. To this end, physical and social infrastructures are taken into account as factors that influence the process of convergence. Finally, the paper finds a significant effect of both types of infrastructure on regional convergence in TFP, which is estimated to occur over the whole time period at the rate of 11%. Keywords: Total Factor Productivity, Infrastructures, Regional Convergence JEL classification: O47, R11, C23