LIBRI DI ELENA MARTA

La ricerca ha estratto dal catalogo 34 titoli

Antonino Giorgi

Mai più nell'ombra

Vittime di mafia: dalla conoscenza all'intervento psicologico

Il primo testo che offre un contributo sistematico a supporto del lavoro professionale con le vittime di mafia. Dopo un’approfondita review degli studi condotti fino ad oggi, la fenomenologia mafiosa viene analizzata nella prospettiva della gruppoanalisi soggettuale e riletta entro le cornici della psicologia della convivenza, della vittimologia e della criminologia.

cod. 287.54

Maura Pozzi, Carlo Pistoni, Daniela Marzana, Lorenza Arpini, Sabina Moro, Elena Marta

La rappresentazione sociale di (dis)obbedienza nei giovani militari italiani

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 3 / 2021

Il presente studio indaga il contenuto e la struttura della rappresentazione sociale (RS) di (dis)obbedienza, al fine di comprendere la relazione con l’autorità in un gruppo di allievi delle Forze Armate Militari. Per il raggiungimento di questo obiettivo è stato utilizzato un questionario self-report, in versione online.Le analisi sono state condotte su un campione di 389 soggetti. I risultati mostrano come i concetti di (dis)obbedienza siano considerati come diametralmente opposti: l’obbedienza risulta avere una connotazione prevalentemente positiva, connessa a termini quali "rispetto", "lealtà", "fiducia" e, di contro, la disobbedienza risulta avere un’accezione per lo più negativa, connessa a termini quali "irrispettosa", "negativa" e "sbagliata". Questi risultati avvalorano l’ipotesi che il contesto specifico abbia una forte influenza nel determinare le rappresentazioni sociali sul tema in oggetto.

Daniela Marzana, Giovanni Aresi, Nicola Boventi, Chiara Crafa, Elena Marta

La risposta delle associazioni di terzo settore lombarde all’emergenza sanitaria da COVID-19: uno studio qualitativo

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2021

Il presente studio indaga come le organizzazioni del Terzo Settore abbiano reagito per ri-spondere ai loro scopi primari nel corso della dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Sono state coinvolte otto organizzazioni lombarde attraverso un’intervista semi-strutturata ai rispetti-vi presidenti e ad un totale di 10 volontari attivi durante i primi mesi dell’emergenza. Dall’analisi tematica emerge che nella Fase 1 dell’emergenza (lockdown di Marzo-Aprile 2020), le associazioni hanno sviluppato riflessioni e redatto bilanci che si sono tradotti in pro-poste formative mirate a volontari e operatori, sviluppo di nuovi strumenti e modalità alternati-ve utili a garantire la continuità dei servizi offerti. Nella seconda fase dell’emergenza (maggio-giugno 2020) le associazioni hanno cercato di muoversi all’interno dell’incertezza per progetta-re e rivedere la propria mission e non trovarsi impreparati in futuro.

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume II. Metodologia, ricerca e intervento

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.85

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume I. Prospettive e concetti chiave

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.84

Cinzia Albanesi, Davide Boniforti, Terri Mannarini, Elena Marta, Cinzia Novara, Fortuna Procentese, Stefano Tartaglia

Le parole della psicologia di comunità

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2020

Giovanni Aresi, Monica De Luca, Elena Marta

Valutazione di processo di un programma di mentoring scolastico: una rilettura in ottica di Psicologia di Comunità

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2020

La ricerca ha dimostrato che i programmi di mentoring rappresentano una strategia efficace per lo sviluppo positivo dei bambini a rischio scolastico e psicosociale. Lo studio descrive una valutazione di processo del Programma Mentore (PM), un programma di mentoring scolastico attivo in quattro città italiane. Per ricostruire il modello logico del PM è stata effettuata un’analisi dei documenti e sono state condotte interviste semi-strutturate allo staff e a quattro insegnanti referenti nelle scuole. I risultati hanno consentito di descrivere le caratteristiche del programma (modello logico) e confrontarle con i criteri indicati dalle linee guida internazionali sulle pratiche di mentoring efficaci. Il contributo offre altresì una rilettura delle strategie del PM alla luce dei principi della Psicologia di Comunità.

Sara Alfieri, Daniela Marzana, Lia Calloni, Vittoria Pugliese, Maura Pozzi, Elena Marta

Come riattivare i giovani NEET. Alcuni spunti di riflessione a partire da "buone prassi"

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2020

L’acronimo NEET si riferisce a quei giovani che non sono impegnati né nella formazione, né lavorativamente. Questi giovani sono a rischio di esclusione e di compromissione del pro-prio benessere sociale. Esistono tuttavia alcuni progetti di riattivazione dei NEET in vari conte-sti italiani. Il presente lavoro si propone di analizzare la percezione dei partecipanti rispetto ad alcune strategie di riattivazione per i giovani NEET utilizzate in due progetti svoltisi da ActionAid sul territorio milanese. Lo studio è stato realizzato tramite interviste semistrutturate a 18 ragazzi e ragazze tra 15 e 24 anni (M = 18.00; SD = 2.39) che hanno partecipato a 3 progetti di reinserimento. Dal presente lavoro di ricerca emerge l’importanza di fornire ai NEET delle occasioni di crescita e sperimentazione in contesti "protetti". La riflessione conclusiva sottolinea l’importanza di agire su più livelli: lo sport o comunque attività ricreative, la presenza di coetanei simili e di adulti competenti.

Carlo Pistoni, Maura Pozzi, Andrea Bonanomi, Elena Marta

L’impegno per lo Sviluppo Sostenibile come forma di cittadinanza attiva. Uno studio esplorativo sui giovani italiani

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2019

Il tema dello sviluppo sostenibile è, oggigiorno, molto discusso dall’opinione pubblica e le Nazioni Unite si sono impegnate a riguardo identificando 17 Sustainable Development Goals. Il presente lavoro ha studiato l’impegno dei giovani considerandolo a partire da questi goals. L’obiettivo dello studio è stato quello di individuare i profili dei giovani che sono impegnati o meno per lo sviluppo sostenibile, indagando tramite la tecnica degli alberi decisionali quali va-riabili impattano maggiormente. Tra le variabili indagate l’Identificazione Sociale è quella che maggiormente differenzia chi è impegnato e chi no, sebbene il fare, o l’aver fatto, azione socia-le sia un fattore determinante nell’impegno dei giovani.

Valentina Ferrari, Giovanni Aresi, Elena Marta

Acculturazione e consumo di alcolici negli studenti italiani in mobilità internazionale. Uno studio mixed methods

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2017

L’obiettivo del presente studio è indagare il ruolo dell’acculturazione e dell’adjustment socio-culturale e psicologico nel fenomeno dell’aumento del consumo di alcol tra gli studenti che studiano all’estero (Credit Mobility Students ? CMS). È stato ipotizzato, in linea con le teorie dello stress e coping acculturativo e dell’apprendimento socio-culturale, che un maggior orientamento verso la cultura d’origine, alti livelli di adjustment socio-culturale e bassi tassi di adjustment psicologico fungano da fattori di rischio per l’incremento del consumo di alcolici in questa popolazione. La ricerca si è basata su di un disegno mixed method. È stato somministrato un questionario online anonimo in due tempi (T1, pre-partenza e T2, durante il soggiorno) ad un primo campione (N = 231; genere = 68.4% femmine e 31.6% maschi; età media = 22, DS = 1.54), composto da CMS italiani di un’università milanese. 30 di loro sono successivamente stati intervistati al rientro in Italia. I risultati della regressione logistica hanno mostrato che il solo adjustment psicologico è associato positivamente alla quantità di alcol consumata, falsificando le ipotesi di ricerca. I risultati delle analisi del materiale qualitativo indicano che, nel corso dell’esperienza all’estero, gli studenti conducono uno stile di vita simile a quello vacanziero, caratterizzato da un limitato contatto con la cultura locale, condizione che appare legata all’incremento nel consumo di alcolici. In conclusione, i modelli teorici sviluppati sulla popolazione immigrata non paiono adeguati a interpretare il fenomeno del consumo di alcol tra i CMS italiani.

Maurizio Ambrosini

Volontariato post-moderno.

Da Expo Milano 2015 alle nuove forme di impegno sociale

Oltre 4.000 persone, in gran parte giovani, hanno partecipato come volontari al grande appuntamento milanese di EXPO 2015. Questa ricerca ne ha approfondito i caratteri biografici, le motivazioni, le modalità di contatto con la proposta, i livelli di soddisfazione, le disponibilità all’impegno nel futuro. Ne è emerso il profilo di un volontariato post-moderno, non necessariamente contrapposto a quello continuativo e mediato da appartenenze associative, ma più propenso a forme d’impegno flessibili, concentrate nel tempo, scarsamente formalizzate.

cod. 1130.326

La presenza di una elevata concentrazione di locali notturni in un’area territoriale rappresenta un fattore di rischio sia in termini di ricadute sulla salute dei frequentatori notturni stessi, sia in termini di qualità della vita degli abitanti di queste aree. La letteratura che ha studiato i quartieri ad alta concentrazione di locali notturni, i nightlife districts, si è occupata in modo limitato di descrivere il vissuto dei residenti e di promuovere il coinvolgimento degli attori del territorio. Il presente contributo descrive la componente principale, costituita dall’insieme delle interviste a stakeholder locali e abitanti, e da incontri di restituzione dei risultati, di una ricerca-intervento in un nightlife district nella città di Milano in cui si è sperimentato un modello partecipato di valutazione dei bisogni e delle risorse del territorio. I risultati indicano che la problematica percepita dai residenti come più rilevante per la qualità della vita è quella relativa al degrado e all’insieme dei cosiddetti segni di inciviltà (sporcizia, urina, vandalismo, cocci di vetro) legati alla presenza di grandi quantità di persone la notte. Il rumore notturno, molto sentito in aree circoscritte, appare più tollerabile in quanto, a differenza dei primi, non impatta anche sulla vita diurna dei residenti. La ricerca-intervento presentata rappresenta una fase preliminare alla pianificazione partecipata di interventi di promozione della salute e della qualità della vita di abitanti e giovani frequentatori in quanto, oltre ad avere identificato gli attori sociali rilevanti del territorio, li ha anche attivati verso una maggiore appropriazione del tema.

Fabio Sbattella, Marilena Tettamanzi

Fondamenti di psicologia dell'emergenza

Un quadro dello stato dell’arte sul comportamento umano in situazioni d’emergenza. Un testo in grado di dare fondamento alle scelte operative degli psicologi dell’emergenza e ai nuovi sviluppi che questa disciplina vivace si prepara a costruire.

cod. 1240.390

Paolo Guiddi, Elena Marta, Maura Pozzi

Iniziare a donare sangue: Avvicinamento e fattori facilitanti

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 4 / 2012

Le ricerche recenti evidenziano la necessita di studiare la donazione di sangue come un processo (Callero, Howard e Piliavin, 1987; Piliavin e Callero, 1991; Lee, Piliavin e Call, 1999; Ferguson, 1996, 2004). Comprendere gli elementi che possono avvicinare a questo gesto e quelli che possono facilitare l’inizio dell’impegno e di fondamentale importanza affinche le organizzazioni possano sviluppare strategie di reclutamento mirate ed efficaci. Le interviste effettuate a 48 donatori di sangue appartenenti ad Avis evidenziano gli elementi che hanno avvicinato i donatori a questo gesto: oltre a familiari, amici o colleghi gia donatori, le interviste evidenziano il ruolo dei vissuti personali, che hanno reso i donatori consapevoli del bisogno costante di scorte adeguate di sangue anche nel contesto italiano. Tra gli elementi che hanno facilitato l’avvicinamento al mondo della donazione, l’accoglienza ricevuta nel momento della donazione e l’aver avuto informazioni adeguate sul gesto donativo sono elementi prioritari. Infine, i donatori evidenziano come elemento trasversale all’inizio e al mantenimento dell’impegno la fiducia nell’organizzazione di appartenenza.

Daniela Marzana, Elena Marta

La psicologia della liberazione: rilettura dei costrutti e ambiti di applicazione in Italia

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2012

Il contributo illustra lo sviluppo storico e i fondamenti teorico-metodologici della psicologia della liberazione, focalizzando l’attenzione in particolare sui concetti di legame, relazione e partecipazione. Dopo aver evidenziato le connessioni con la psicologia di comunità, vengono illustrate le possibili applicazioni e gli specifici ambiti di intervento di questo approccio nei contesti occidentali. L’esito della delucidazione sui capisaldi teorico-metodologici e operativi della psicologia della liberazione è la chiara distinzione tra quest’ultimo costrutto e quelli affini di empowerment e resilienza. Nel contributo viene anche presa esame la forte componente etica e valoriale della psicologia della liberazione.

Francesca Cristini, Massimo Santinello

Reti di protezione

Prevenzione del consumo di sostanze e dei comportamenti antisociali in adolescenza

Il volume si rivolge a quanti si occupano, a vario titolo, e sono coinvolti nella programmazione e attuazione di azioni preventive. A loro offre un mondo ricco di esperienze e prassi consolidate, nonché riflessioni teoriche e di ricerca che costituiscono dei punti di non ritorno.

cod. 435.20