
Il decreto legislativo del 10 ottobre 2022, n. 150 (c.d. legge Cartabia; comma 23, lett. ee), prevede la facoltà per il magistrato, su richiesta di entrambe le parti, di nominare un professionista dotato di specifiche competenze “in grado di coadiuvare il giudice per determinati interventi sul nucleo familiare, per superare conflitti tra le parti, per fornire ausilio per i minori e per la ripresa o il miglioramento delle relazioni tra genitori e figli”. A questa possibilità si aggiunge quanto previsto dal decreto attuativo 473-bis.26, proprio per intervenire nelle gravi conflittualità familiari. Il lavoro, alla luce di tale cornice legislativa e della nomina di una Ctu, si propone di illustrare una modalità di intervento psico-giuridico per affrontare il “rifiuto genitoriale”, condizione di criticità familiare tale da determinare situazioni di grave pregiudizio per il benessere e per lo sviluppo del bambino e dell’adolescente.