Il disturbo renale e i relativi trattamenti possono compromettere le attività quotidiane dei pazienti; tuttavia non è ancora chiaro l’impatto che essi producono sulla qualità della vita (QoL) e il ruolo giocato dai processi psicosociali. Il primo obiettivo di questo lavoro era valutare, mediante questionario selfreport, la QoL (misurata con il WHOQOL-Breve) e il benessere psicologico di un campione di pazienti con insufficienza renale cronica in rapporto ad alcune variabili sociodemografiche (genere, età) e alla condizione terapeutica (emodialisi, dialisi peritoneale, post-trapianto). In secondo luogo, nei pazienti in dialisi si voleva verificare l’impatto di alcune variabili psicosociali, quali le rappresentazioni della malattia, le strategie di coping e la rete sociale supportiva, sulla QoL e sul benessere psicologico. Il campione è composto da 104 pazienti in dialisi (emodialisi e peritoneale) e 34 che hanno ricevuto il trapianto di reni. I pazienti dializzati evidenziano livelli di QoL inferiori a coloro che hanno ricevuto un trapianto di rene, in diverse aree della QoL, mentre le differenze in base al tipo di dialisi non risultano statisticamente significative. I risultati indicano che, nei pazienti in dialisi, una visione della malattia come controllabile, l’uso di stili di coping attivi e la percezione di un’ampia rete sociale supportiva sono fattori che favoriscono la QoL. I risultati dello studio hanno importanti implicazioni sul versante clinico e della prevenzione.