LIBRI DI EMANUELA SAPORITO

Daniela Ciaffi, Emanuela Saporito

Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia

SOCIOLOGIA URBANA E RURALE

Fascicolo: 127 / 2022

L’incrocio tra il diritto e la sociologia urbana apre a scenari di sperimentazione di modelli democratici nuovi, permettendoci di ridefinire servizi pubblici, spazi urbani, territori come beni comuni. Secondo la prospettiva proposta, le pratiche sempre più diffuse di cittadinanza attiva, che si prende cura dei beni comuni, trasformano i cittadini/abitanti da utilizzatori/consumatori di servizi e spazi a prosumers, suggerendoci che siamo in una fase di cambio di paradigma nella rappresentazione e definizione delle istituzioni pubbliche. La scuola è proposta come campo concreto di riflessione, nel suo passaggio da servizio pubblico a bene comune, quando cioè si territorializza, diventando oggetto di cura di tutta la "comunità educante", per disegnarsi sui caratteri socio-spaziali del bisogno educativo.

Ianira Vassallo, Emanuela Saporito

La scuola come bene comune: verso una diversa prospettiva progettuale

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 132 Suppl. / 2021

Osservare la scuola attraverso la lente dei beni comuni ci permette di mettere in evidenza gli aspetti relazionali che ne definiscono il servizio. Permette, da un lato, di rintracciare alcuni spin-off interessanti nei processi di autonomia scolastica, in diretto ascolto con le criticità presenti nei singoli territori; dall’altro, di riconoscere i contorni ampi e sfumati di un soggetto territoriale in grado, ora più che mai, di farsi promotore di politiche e progetti di trasformazione urbana area-based.

Roberto Albano, Alfredo Mela

La città agìta

Nuovi spazi sociali tra cultura e condivisione

I contributi teorici e i casi studio che compongono questo volume mettono in scena un progetto dello spazio che si produce nell’agire, nei processi di riappropriazione e ri-significazione della città da parte delle comunità di prossimità. Un palinsesto eterogeneo, sia dal punto di vista degli obiettivi che dei metodi, che evidenzia la necessità per studiosi e progettisti di oggi di abbandonare gli approcci manualistici, per adottare un pensiero creativo e un agire collaborativo.

cod. 1740.153

Francesca De Filippi, Emanuela Saporito

Urban regeneration through urban farming. Turin and Paris: two case studies

TERRITORIO

Fascicolo: 87 / 2018

This paper discusses the role of agriculture in urban regeneration, with a focus on the action-research project OrtiAlti in Turin (Italy). Similarly to other experiences currently running in cites like Paris, OrtiAlti is set up to revitalize abandoned or under-utilized urban buildings through rooftop community gardens. Rooftop food gardens can play a role as urban regeneration devices, by combining environmental and social benefits, levering on food production as a mediating function, and including new economic and social actors as subjects able to produce values of collective interest for the community.

The article focuses on persistent ethnic and social problems in Mexico City’s indigenous communities. While the city is considered one of the most ethnically mixed and cosmopolitan in the world, its indigenous communities are marginalised and suffer the consequences of a discrimination and exclusion process that began during the colonial period. It can actually be said that because of ingrained cultural bias and conditions of extreme poverty, Mexico City’s indigenous population lives in a situation of ‘urban marginality’ (Wacquant, 2008). The first part describes the historical roots of these ethnic minorities and describes the migration from rural areas to the metropolis. The second part explores the question of marginality, analysing data for the labour market, education and accessibility to services urban indigenous communities, with the aim of understanding whether an integration process has been triggered in recent decades. The third part examines how the government and other institutions are dealing with this problem and proposals for integration policies.