
Nella formazione degli Stati territoriali moderni in connessione con la military revolution, accanto agli eserciti professionali un fenomeno caratteristico fu il costituirsi di “milizie”: forze armate permanenti di riserva, a basso costo, reclutate dai sovrani attraverso leve selettive di sudditi. Tale servizio militare, gratuito in linea di principio, era incentivato dall’ambìto porto d’armi e da privilegi fiscali e giudiziari. In questo contributo incentrato sul ducato di Mantova, piccolo Stato dall’alto valore strategico, l’autore, utilizzando fonti primarie inedite e inserendosi in chiave comparativa nel rinnovato filone storiografico del “militare”, offre un’approfondita analisi della “Milizia Nazionale” creata dai Gonzaga e mantenuta sotto la Casa d’Austria. Impiegata in compiti vari – presidio, autodifesa territoriale, protezione civile, contrasto alla criminalità – la milizia mantovana fu istituzione precoce e duratura, dato il suo impianto speculare alle gerarchie e ai sistemi clientelari della società.