LIBRI DI FABIO MADEDDU

Laura Staccini, Daniele Cavadini, Rosa Gravagnuolo, Elena Olivetti, Camilla Bongiovanni, Raffaella Calati, Fabio Madeddu, Laura Mandelli, Stefano Porcelli

Passaggio alla psicoterapia online durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19): variabili associate alla soddisfazione dei pazienti. Il caso del Centro Medico Santagostino

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 53 / 2023

La pandemia da Coronavirus (Covid-19) ha richiesto l’adattamento di pazienti e psicoterapeuti a un’evoluzione del tradizionale setting “in presenza” alla videoterapia (VT). La VT ha visto una progressiva diffusione prima come passaggio obbligato e, poi, come nuova modalità alternativa o integrabile. L’obiettivo di questo lavoro è indagare il grado di soddisfazione dei pazienti nel passaggio alla VT, unitamente all’impatto di attitudini/esperienze pregresse e attuali riguardo alla VT stessa. A tal fine, è stato sviluppato un questionario ad hoc, inviato via e-mail a tutti i pazienti seguiti in psicoterapia, tra marzo e giugno 2020, presso il servizio di Psicologia,Psicoterapia e Psichiatria del Centro Medico Santagostino. È stata condotta un’analisi della distribuzione delle risposte nel campione (n = 111) e un modello di regressione multipla per valutare l’effetto di specifiche variabili sul grado di soddisfazione espresso dai pazienti. Le difficoltà nell’uso dei sistemi di video-comunicazione e di postazione predicono una minore soddisfazione per la VT. Nell’esperienza di VT, un senso di maggiore spontaneità con il terapeuta e la percezione di impatto sul modo di comunicare correlano, rispettivamente positivamente enegativamente, con la soddisfazione per la VT. Al fine di una migliore esperienza di VT, proponiamo di considerare diverse variabili contestuali e specifiche che ne caratterizzano il setting.

Gianluca Castelnuovo, Santo Di Nuovo, Vittorio Lingiardi, Fabio Madeddu, Sergio Salvatore

Psychology profession, clinical psychology, psychotherapy. Specificities and boundaries

RIVISTA DI PSICOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2023

In the Italian context, the psychology profession is regulated by a particular legal framework, which establishes that (a) a set of expert functions (e.g., psychological diagnosis, rehabilitation) are exclusively reserved to the psychology profession (b) psychotherapy is defined a second-order function reserved to psychologists (and practitioners) having a 4-year specialization after the master degree in psychology. This specific institutional framework raises the necessity of a threefold differentiation. First, the need to set clear scientific boundaries between professional psychology and other non-psychological forms of professional/expert practice (e.g., counselor, mental coach). Second, the need to clarify the specificity of the psychology practices operating in the clinical field with respect to those operating in other fields of intervention (e.g., school, community). Third, the need to model the articulation between the clinical psychologist and the psychotherapist. The paper provides a model to operate such a differentiation. Though motivated by and focused on the peculiarity of the Italian context, the current paper offers considerations that may transcend that context and be of general interest

Michela Lazzaro, Antonino Giancontieri, Jacopo Santambrogio, Alessandro Santarone, Marco Di Sarno, Fabio Madeddu

Confronto tra pazienti psichiatrici autori di reato e non autori di reato: uno studio trasversale in una struttura riabilitativa

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 1 / 2023

La presente ricerca si configura come uno studio pilota all’interno di 5 strutture psichiatriche: due CPA (comunità protetta ad alta intensità assistenziale e media intensità riabilitativa), due CRA (comunità protetta ad alta intensità riabilitativa e ad alta intensità assistenziale) e un Centro Diurno (CD), di natura esplorativa, che ha l’obiettivo di individuare le possibili differenze tra pazienti psichiatrici autori di reato e pazienti psichiatrici non autori di reato sulla base di diversi indici psicopatologici. Sono stati raccolti dati anamnestici, sociodemografici (anno di nascita, genere, stato civile, nazionalità, livello di istruzione), clinici (diagnosi psichiatrica, anno della presa in carico nei servizi pubblici, struttura di residenza e di provenienza, condizione familiare e della rete parentale/sociale), criminologici (esito perizia psichiatrica e medico legale, numero di reati commessi, tipo di reato, pericolosità sociale, misura di sicurezza, misura di protezione giuridica) e psicopatologici in un gruppo di pazienti psichiatrici residenziali. Lo studio ha coinvolto 29 pazienti residenziali adulti (Metà= 44,86). Le informazioni cliniche e sociodemografiche di base sono state recuperate dalle cartelle cliniche e dal sistema di archivio informatizzato. Inoltre, i partecipanti hanno risposto a una batteria di questionari auto-somministrati (SCID-5-PD-SPQ, SD-3, SCL-90-R, AUDIT, CAST e DAST, TAS-20, BIS-11, WHOQL-Breef) e ad una intervista strutturata (C-SSRS, versione breve). La diagnosi più riscontrata nel campione totale è disturbo dello spettro schizofrenico (65,5%), mentre tra i pazienti autori di reato (N=16), che hanno commesso mediamente 2,44 reati a testa, i reati di furto o rapina sono i più comuni (24,1%). I risultati evidenziano delle differenze tra i due sottogruppi del campione: in merito alle variabili sociodemografiche, un basso livello di istruzione correla con l’aver commesso un reato. Per quanto riguarda le variabili cliniche, un pregresso abuso di sostanze in anamnesi e alti livelli di psicopatia sono associati all’aver commesso un crimine, mentre tratti di personalità e/o sintomi internalizzanti sono più marcati nel gruppo dei non autori di reato, suggerendo che potrebbero fungere da fattore di protezione per il comportamento criminale.

Tommaso Biccardi, Massimo Clerici, Antonello D'Elia, Cécile Edelstein, Maria Grazia Giannichedda, Santi Laganà, Pie Luigi Lattuada, Fabio Madeddu, Andrea Salvatore Meluso, Paolo Migone, Stefano Mistura, Leo Nahon, Bruno Orsini, Giuseppe Pozzi, Antonio Restori, Pier Luigi Scapicchio

Tavola rotonda e dibattito

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2019

Goriano Rugi

Diagnosi e disturbi mentali.

Percorsi e livelli di conoscenza tra modelli e singolarità

Che tipo di conoscenza otteniamo quando facciamo diagnosi di disturbo mentale? E cosa intendiamo per disturbo mentale? Un costrutto convenzionale, qualcosa di fattuale o entrambe le cose? Queste sono alcune delle domande che si pone l’autore del volume e che coinvolgono non solo gli addetti ai lavori, ma tutti coloro interessati al problema della salute mentale.

cod. 1210.1.5

Il volume illustra alcuni dei più recenti contributi teorico-clinici relativi alla diagnosi e al trattamento dei pazienti tossicodipendenti con complicanze psicopatologiche e/o psichiatriche, e propone un modello sperimentale di diagnosi e trattamento di un gruppo di pazienti inseriti in diverse strutture residenziali e semiresidenziali in rete tra loro.

cod. 306.14

Antonio Prunas, Angela Baio, Stefano Pozzoli, Giuseppina Cioffi, Fabio Madeddu

La versione italiana della response evaluation measure-71 /REM-71): risultati preliminari

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 4 / 2006

We present here the psychometric properties of the Italian version of the Response Evaluation Measure (REM-71; Steiner et al., 2001) a self-administered instrument for the assessment of defense mechanisms in adolescents and adults; REM-71 was obtained through extensive revision of the Defense Style Questionnaire (DSQ) and allows the measurement of 21 defense mechanisms. Methods The Italian version of REM-71 was obtained through back-translation; it was then administered, together with the original version, to 18 bilingual subjects in order to assess the score correlations between the two versions. 459 adolescents and adults were then asked to complete the Italian version of REM-71 in order to assess the internal consistency of each defense mechanisms, factorstructure and the effect of age and gender on mean scores. Results Our results suggest a good convergence between the Italian and English versions of the scale. Internal consistency was satisfactory; significant age and gender effects on defensive style were found, in line with the observations of Steiner et al. (2001). Conclusions In spite of some psychometric limitations which need to be further investigated, the Italian version of REM-71 proved a promising instrument for the assessment of defense mechanisms in adolescents and adults.

Henry Pinamonti, Maria Raffaella Rossin

Polidipendenze

L'assunzione multipla di sostanze in una prospettiva interdisciplinare di clinica integrata

cod. 306.8

Cristina Cerbini, Carla Biagianti

Alcologia oggi

Nuove tendenze tra clinica ed ecologia

cod. 231.1.9