Il lavoro esplora la dimensione della vitalità, focalizzandosi su un’ottica relazio-nale, cinestetica ed evolutiva. Il Sé è un processo di contatto che si definisce nell’esperienza situazionale con l’altro, attraverso un processo tattile, cinetico e cine-stetico (Frank, 2022). Guardare al movimento in un’ottica evolutiva ci consente di esplorare le modalità con cui prende forma un rimembrare cinestetico che emerge nella situazione presen-te. La conoscenza relazionale cine-estetica del terapeuta (Frank, 2011; Spagnuolo Lobb, 2017) rappresenta la sua “intelligenza sensoriale” con la quale cogliere il flus-so delle forme dinamiche del campo co-creato tra paziente e terapeuta. L’ottica relazionale si accompagna a un’azione terapeutica spontanea (Spagnuolo Lobb, 2011; 2014), finalizzata a rivitalizzare il sé e a coltivare un senso di speranza, intesa come quell’energia vitale, naturale e trasformativa che un terapeuta deve saper scorgere e sostenere.
In tempore belli. La funzione della psicoterapia in tempo di guerra. Mondello, 3-4 febbraio 2023
Vergogna e dignità nella clinica e nella società in tempo di guerra: riflessioni gestaltiche e psicoanalitiche. Workshop internazionale con Lynne Jacobs. Milano, 11-12 novembre 2022
La psicoterapia della Gestalt attraverso il gioco
Questo libro racconta la Gestalt Play Therapy, l’approccio di Violet Oaklander alla psicoterapia con bambini e adolescenti e al training formativo per adulti, approccio che per anni ha proposto a Santa Barbara, in California. Un testo – già tradotto in coreano, tedesco, spagnolo e rumeno – rivolto a chiunque sia interessato al lavoro evolutivo in contesti educativi, terapeutici o di sostegno.
cod. 1252.2.8
A partire da un’analisi del sé come atto percettivo sensori-motorio (Perls et al., 1951), Il presente lavoro rintraccia nell’approccio evolutivo di Ruella Frank (2005; 2011; 2015), nello specifico nella sua analisi dei sei movimenti fondamentali, una prospettiva che sostiene il movimento come principio regolatore della relazione, fin dai primi momenti di vita. Gli schemi evolutivi del movimento, che si sviluppano nel campo relazionale tra bambino e genitore, rappresentano dei supporti fisiologici e psicologici al contatto, che facilitano il formarsi iniziale della percezione di sé e della percezione dell’altro. L’osservazione dei movimenti fondamentali aiuta il terapeuta, all’interno del campo fenomenologico in terapia, ad assumere una mentalità evolutiva e a costruire col proprio paziente un dialogo verbale e cine-estetico.
In questa intervista Ruella Frank racconta il suo percorso di formazione e cita gli autori e le teorie che hanno influenzato il suo lavoro. L’approccio terapeutico dell’autrice evidenzia gli schemi di movimento in supporto ad ogni sequenza di contatto emergente. L’esperienza delle forze universali del campo è possibile esclusivamente attraverso il corpo degli altri. Attraverso ripetute esperienze di movimento-con gli altri, gli individui sviluppano un’attitudine posturale che influenza gli schemi motori. La risonanza cinestetica, la sensazione relazionale della relazionalità, emerge dalla sensibilizzazione alle pulsazioni ritmiche del muoversi insieme. L’autrice spiega il proprio interesse per l’attaccamento traumatico e descrive il proprio lavoro clinico durante le sessioni con bambini e genitori, sottolineando l’importanza clinica di facilitare la consapevolezza cinestetica da parte dei genitori.
- Umberto Galimberti a Siracusa. Lasciarsi trasformare dai figli. La genitorialità nella società contemporanea. 6-7 giugno 2014
- L’umiltà del terapeuta: echi dal convegno con Donna Orange Milano 19-20 settembre 2014
- L’emergere del sé in psicoterapia: neuroscienze, psicopatologia e fenomenologia del sé. VI Convegno FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia). Riva del Garda 2-5 Ottobre 2014