
Attualmente si ritiene che la dipendenza sia un disturbo comportamentale complesso che è influenzato da fattori biologici, psicologici, sociologici, e che, co-me tale, debba essere visto da una prospettiva biopsicosociale. Gli autori reputano che possano essere due le "calamite" principali che prima stimolano e poi stabilizzano la dipendenza favorendone la recidiva: il tentativo di effettuare una auto-terapia della propria disregolazione affettiva (alessitimia) e l’attivazione della memoria del piacere. Dopo aver presentato una breve rassegna sull’uso dell’ipnosi nel trattamento dei disturbi da addiction, gli autori espongono una propria tecnica, la Desensibilizzazione Sistematica Inversa, illustrandola attraverso un caso clinico. L’efficacia della tecnica nel ridurre il pensiero della sostanza, quindi il craving e la recidiva, sta producendo esiti positivi in termini di aumento del tasso di tenuta in trattamento e di successo.