
Studi e ricerche sulla mediatizzazione delle campagne elettorali locali
cod. 886.50
Studi e ricerche sulla mediatizzazione delle campagne elettorali locali
cod. 886.50
cod. 886.47
La campagna elettorale 2001 ha reso particolarmente visibili i segni dei molti squilibri che affliggono il sistema informativo italiano e i suoi rapporti con la sfera della politica. L’articolo che qui si presenta esplora gli effetti di tali squilibri sulla stampa studiando il coverage elettorale nei principali quotidiani. Tre sono in particolare i risultati messi in luce dalla ricerca. Il primo si riferisce alla visibilità di una campagna durata a lungo nel tempo, che sui giornali ha occupato uno spazio relativamente limitato, ma che ha ottenuto un alto livello di evidenza. Il secondo riguarda la rilevante tendenza all’endorsement manifestata da parte di alcune testate e le strategie della partisanship implicite nei modelli giornalistici da esse adottate. Il terzo aspetto attiene infine alle modalità narrative che hanno caratterizzato il coverage elettorale, enfatizzando gli elementi di conflitto e le dinamiche interne al sistema politico-comunicativo, ma anche il ruolo svolto dai media.
L’articolo analizza la campagna per le elezioni europee del 1999, prendendo in esame la copertura giornalistica fornita dalla stampa nazionale italiana. Più in particolare, si tenta di mettere in luce il rapporto fra l’agenda dei temi europei e quella nazionale, evidenziando l’impatto prodotto su entrambe dalla guerra in Kosovo. L’ipotesi interpretativa è che il paradigma delle elezioni europee come "elezioni di secondo ordine" debba ormai essere ripensato in riferimento al più generale modello della campagna permanente. Accanto ai limiti dell’attenzione giornalistica e al carattere strumentale di numerosi riferimenti, i risultati della ricerca segnalano la crescente visibilità dell’agenda europea e il maggior rilievo che essa è andata assumendo nel dibattito italiano.
During recent years the relationship between Italian journalists and politicians has gone through deep changes, from an almost paradigmatic example of parallelism to a frequently open conflict. The interpretative hypothesis put suggested in this article is that Italian political journalism is still suffering from a lack, more than from an excess, of autonomy in linking politics and citizens. And that under the more adversarial relationship with political actors there is a difficulty finding less self-referential forms of political communication because of the never ended transition of the Italian democracy towards a majoritarian model. In order to document this hypothesis, the article is divided into two complementary parts. The first considers the phenomenon within the theoretical framework centered on a systemic analysis and documents the main features of the structure of Italian political communication. The second part reconstructs the most important changes in the relationship between journalists and politicians, focusing on continuities and discontinuities among different phases and exploring the representation of the crisis proposed in the press and public debates.
Volume I: Cambiamento politico e identità sociali. Volume II: Istituzioni, poteri e politiche
cod. 160.13
Il presidente americano e gli apparati nelle campagne di comunicazione permanente
cod. 160.9