BOOKS BY FRANCESCA GIORDANO

Cristina Castelli

Resilienza e sport

Dalla ricerca alla pratica in contesti di vulnerabilità

Di fronte a situazioni di rischio di tipo emergenziale (guerra, migrazione forzata, catastrofi naturali) o cronico (povertà, disagi fisici e sociali) studiosi ed esperti di diverse discipline hanno messo in luce come l’attività fisica e sportiva sia un canale preferenziale per attivare e rinforzare i soggetti colpiti da avversità e discriminazioni. In particolare il volume vuole essere un utile strumento per le varie figure professionali – educatori, psicologi, operatori sociali, allenatori – che lavorano con bambini e adolescenti.

cod. 1305.277

Maria Rosaria Mancinelli

Tecniche espressive per lo sviluppo di competenze trasversali

Percorsi operativi in contesti psico-educativi

Scopo di questo libro è proporre idee concrete, esempi di attività, progetti ed esperienze relative allo sviluppo di competenze trasversali. Il testo è focalizzato sul perché fare, cosa fare e come fare. Uno strumento utile per quanti operano nel campo della formazione e del sociale – psicologi, insegnanti, educatori – per acquisire conoscenze, cogliere stimoli e suggerimenti.

cod. 1305.273

Cristina Castelli

Resilienza e creatività

Teorie e tecniche nei contesti di vulnerabilità

Il volume ha l’intento di offrire agli operatori in contesti di vulnerabilità e di emergenza strumenti e competenze psicologiche e/o pedagogiche per l’intervento, con particolare riguardo al “costrutto della resilienza”, la capacità di adattarsi con successo a situazioni stressanti, avversità e traumi significativi.

cod. 1305.139

Francesca Giordano, Chiara Ferrari

Processi di resilienza in minori vittime di violenza: un progetto di intervento con adolescenti in Lituania

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 2 / 2018

Il fenomeno della violenza sui minori rappresenta una delle principali problematiche di violazione dei diritti umani in Lituania, anche in virtù della scarsità di risorse impiegate dal governo nella prevenzione del fenomeno e nel trattamento delle sue conseguenze. Il seguente studio, collocato all’interno di un progetto internazionale di Child Protection, condotto da BICE e OAK Foundation, si è proposto di indagare la relazione tra la sintomatologia post-traumatica e la resilienza, con l’obiettivo di rilevare quali risorse possano incidere sui processi di resilienza in un gruppo di 87 preadolescenti e adolescenti lituani, vittime di violenza (età media = 13.03; range = 10-17 anni). Gli strumenti impiegati sono il Trauma Symptom Checklist for Children (TSCC; Briere, 1996), per la misurazione dello stress post-traumatico; e il Child and Youth Resilience Measure-28 items (CYRM-28; Ungar, 2013a) per la rilevazione di misure di resilienza. I risultati mostrano come tutte le dimensioni della resilienza siano associate a livelli bassi di sintomatologia post-traumatica.

Francesca Giordano, Annalisa Orenti, Monica Lanzoni, Giuseppe Marano, Elia Biganzoli, Cristina Castelli, Thierry Baubet

Trauma e discontinuità temporale nei minori vittime di disastri naturali. Il Test de trois dessins: Avant, pendant et avenir

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 2 / 2015

Le catastrofi naturali sono eventi traumatici in quanto possono generare fratture esistenziali nella vita dell’individuo. Il disegno è stato impiegato per rilevare la presenza del trauma psichico nel bambino in quanto può svelare contenuti traumatici. Lo studio è finalizzato a esplorare la capacità dello strumento grafico del Test de trois dessins: avant, pendant et avenir di mettere in scena il trauma psichico nei bambini vittime di terremoto. Il campione è composto da 248 bambini, dai 5 ai 15 anni, vittime dei sismi in Abruzzo, Cile e Haiti. Lo studio presenta una metodologia mista, in cui al test grafico si accompagnano delle scale di misura delle sintomatologie post-traumatiche. I risultati mostrano l’efficacia dello strumento nel mettere in scena aspetti peculiari dell’esperienza traumatica relativi alla discontinuità temporale e alla frattura esistenziale generata.

Uberta Ganucci Cancellieri, Maria Muscolo, Maurizio Cafari, Giovanna Castaldo, Gabriella Calabrò, Stefano De Dominicis, Manuela Gallo, Francesca Giordano, Giovanna Impiduglia, Piera Mangano, Iolanda Marino, Fabiana Minutolo, Marzia Montesanti, Simona Morabito, Luciana Patti, Fiorella Sarcone, Francesco Timpano, Sabrina Zaccone, Antonia Pitasi

Metacognizione e stili di attaccamento: uno studio correlazionale

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 31 / 2012

Il presente lavoro ha come obiettivo di fornire un ulteriore contributo all’approfondimento dei temi relativi a metacognizione ed attaccamento, verificando l’ipotesi che determinati aspetti sintomatici siano correlabili a specifiche funzioni metacognitive e particolari stili d’attaccamento, analizzando inoltre la correlazione tra queste ultime due variabili. Il campione della ricerca e costituito da 30 soggetti italiani di entrambi i sessi, di eta compresa tra i 25 e i 60 anni. Ad ogni soggetto sono stati somministrati i seguenti strumenti di indagine: SCL-90R; ASQ, un questionario utilizzato per valutare le differenze individuali nell’attaccamento adulto; SVaM (V 4.0), una scala di valutazione della metacognizione e l’AAI, un’intervista utilizzata nello specifico della nostra ricerca esclusivamente come trascritto su cui valutare le funzioni metacognitive. In generale i risultati evidenziano una tendenza ad una maggiore insicurezza nelle relazioni di attaccamento nei soggetti che ottengono punteggi elevati nelle singole dimensioni sintomatologiche considerate. Non risultano invece correlazioni significative tra funzioni metacognitive e sintomatologia, ad eccezione dei soggetti con sintomi di tipo ansioso e depressivo nei quali la funzione "autoriflessivita-monitoraggio" risulta maggiormente utilizzata.