La Control-Mastery Theory (CMT) è una teoria psicodinamico-cognitiva di natura relazionale del funzionamento mentale e della psicoterapia (Weiss, 1993; Gazzillo, 2016) sviluppata ed empiricamente validata dal San Francisco Psy-chotherapy Research Group (Weiss et al., 1986). Uno degli assunti principali della CMT è che le persone che richiedono una psicoterapia siano guidate da un piano inconscio (Weiss, 1993; Silberschatz, 2005, 2008) che prevede la realizzazione di obiettivi sani e piacevoli e la disconferma delle credenze patogene che si sono sviluppate come conseguenza di esperienze traumatiche infantili e che ostacola-no il paziente nei suoi sforzi di adattamento. Anche nella vita quotidiana le per-sone mettono alla prova le proprie credenze patogene e le relazioni intime, in vir-tù della loro stabilità e del coinvolgimento emotivo che implicano, rappresentano un contesto ideale affinché i partner possano tentare di disconfermarle (Zeitlin, 1991), sperando di ricevere dall’altro risposte diverse da quelle dei propri caregi-vers traumatici. Quando ciò non accade, nella coppia si sviluppano vissuti nega-tivi e sintomi che possono spingere i partner alla ricerca di un trattamento psico-terapeutico. Ipotizziamo che anche le coppie, sin dall’inizio della terapia, siano guidate da un piano inconscio e l’obiettivo del nostro lavoro è quello di fornire le linee guida per la Formulazione del Piano della Coppia. Il Piano di coppia com-prende gli obiettivi; gli ostacoli; i traumi individuali e di coppia; i circoli viziosi, ovvero l’incastro delle credenze patogene dei partner che genera pattern disfun-zionali; i circoli virtuosi, che garantiscono ai membri della coppia di sentirsi al si-curo nella relazione; infine, gli insight. Le diverse componenti del piano di coppia verranno illustrate tramite l’aiuto di un caso clinico e verranno riportati i risultati dei due self report utilizzati: l’Interpersonal Guilt Rating Scale-15 (IGRS-15, Gazzillo et al., 2017) e la Scala delle Credenze Problematiche (PBS; Silberschatz, 2016). Il Piano della coppia rappresenta un metodo di valutazione e intervento nel lavoro con le diadi coniugali e genitoriali, utile al terapeuta - soprattutto se giovane - per orientarsi nella clinica e al ricercatore per comprendere le dinami-che disfunzionali alla base della sofferenza individuale e diadica.