LIBRI DI GERI CERCHIAI

Il volume prende in analisi i principi fondamentali della riflessione vichiana, definiti chiaramente nel suo De antiquissima italorum sapientia (1710), e ripercorre, poi, alcuni momenti della ricezione vichiana fra Ottocento e Novecento, mostrando come le polemiche sul Vico “positivista”, sulla sua possibile anticipazione dell’idealismo, sulla sua discendenza da una tradizione più prettamente scolastica o, addirittura, sulla sua appartenenza a una supposta “linea culturale fascista”, si siano di frequente intrecciate con le vicende che hanno accompagnato il nostro Paese in alcuni dei momenti più tormentati della sua storia.

cod. 496.1.76

Corrado Bertani

L'enorme sproporzione

La filosofia del diritto nella scuola hegeliana (1821-1846)

Nel 1833, presentando la nuova edizione dei Lineamenti di filosofia del diritto, Eduard Gans lamentò «l’enorme sproporzione» tra il valore dell’opera e la sua scarsa fortuna. Tale giudizio appare confermato in sede storica: la filosofia del diritto di Hegel non fece ‘scuola’, e le poche opere che vi s’ispirarono caddero presto nell’oblio, e vi sono rimaste fino a oggi. Questo libro intende contribuire a colmare tale lacuna.

cod. 496.1.75

Geri Cerchiai, Giovanni Rota

Barbarie in età moderna e contemporanea.

Atti del Convegno (Milano, 16-17 novembre 2016)

Ridefinire un terreno di riflessione capace di cogliere i mutamenti del concetto di barbarie rappresenta un importante contributo alla storia della cultura e del pensiero contemporanei. Il Convegno, del quale si presentano gli Atti, ha esaminato alcune delle tappe cruciali che hanno caratterizzato le trasformazioni della categoria di barbarie nella modernità, nell’epoca post-illuminista e contemporanea, concentrandosi su autori e su temi che richiedono una rinnovata riflessione storiografica e filosofica, anche in rapporto al mondo mediterraneo ebraico e islamico.

cod. 496.1.73

Nella Milano dei Verri e del «Caffè», come in quella degli esuli napoletani o, ancora, di Carlo Cattaneo e del suo «Politecnico», la riflessione vichiana venne a incrociare alcuni dei più rilevanti momenti della vita civile risorgimentale. Il volume, che raccoglie gli Atti del Convegno organizzato in occasione del trecentocinquantesimo anniversario della nascita del filosofo napoletano (1668), approfondisce questo importante capitolo della storiografia vichiana, ripercorrendone le tappe e studiandone i protagonisti dal duplice punto di vista della ricerca storica e dell’analisi filosofica.

cod. 496.1.74

L’originalità dell’impostazione kantiana, l’attenzione per la psicoanalisi e l’epistemologia, l’immersione nella pratica scientifica vera e propria rendono conto della curiosità che la riflessione colorniana suscitò negli ambienti della più avanzata filosofia scientifica del dopoguerra, curiosità testimoniata dalle vicende che accompagnarono la pubblicazione dei frammenti metodologici trascritti in appendice al volume.

cod. 496.1.72

Seppur non tutti gli intellettuali ebrei italiani qui studiati si richiamarono culturalmente alla tradizione ebraica, i saggi raccolti mostrano con chiarezza come l’elemento ebraico fu, in modi molto differenti, per tutti loro imprescindibile. Nelle personalità presentate si riflettono difatti i temi e i destini degli ebrei italiani sotto il fascismo.

cod. 230.101

Alcune delle vicende storiche, politiche e filosofiche che si svilupparono, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, presso le comunità ebraiche sparse sui territori del vecchio e del nuovo continente. I drammatici eventi dell’Est europeo, e il contesto della cultura d’inizio secolo, spinsero gli ebrei a interrogarsi sulla propria identità, sulle possibili nuove strade di azione politica, sull’eventualità di rivitalizzare le correnti dell’ebraismo per rinnovarne il destino…

cod. 230.88

Geri Cerchiai

L'itinerario filosofico di Eugenio Colorni

RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA

Fascicolo: 3 / 2002

L’itinerario filosofico di Eugenio Colorni (di Geri Cerchiai) - ABSTRACT: Eugenio Colorni, assassinato dai nazifascisti nel 1944, fu tra i primi pensatori italiani ad abbandonare il tracciato della critica neoidealista per dedicarsi a studi di ambito metodologico ed epistemologico. La prematura scomparsa ha impedito a Colorni di elaborare in sistema compiuto le sue intuizioni filosofiche più originali, che restano dunque per la maggior parte affidate alla frammentarietà di alcuni scritti pubblicati dopo la caduta del regime fascista. L’interesse per il pensiero colorniano non consiste però soltanto nell’epistemologia abbozzata durante gli anni Quaranta, ma anche e soprattutto nel particolare itinerario produttivo seguito dall’autore. Esso sembra infatti rispecchiare, sotto certi aspetti, il medesimo percorso seguito dalla filosofia italiana nel tentativo di svincolarsi dalla pesante eredità delle istanze storicistiche ed attualistiche. In questo lavoro si è perciò analizzato il complessivo sviluppo della riflessione colorniana cercando di porre in evidenza quelle continuità e discontinuità che ne hanno segnato il passaggio dal crocianesimo iniziale agli ultimi studi di filosofia della scienza.