LIBRI DI GIANCARLO POIDOMANI

Sebastiano Angelo Granata

I Masnadieri maurini

Bande armate, criminalità e ordine pubblico in Sicilia dopo l'Unità

Implacabile nemico dei briganti siciliani, nel 1878 il magistrato Giuseppe Di Menza dà alle stampe l’opuscolo I Masnadieri maurini, in cui racconta la storia della feroce banda proveniente dal borgo di San Mauro Castelverde. Attraverso la rilettura del suo pamphlet, riedito qui in versione integrale con il commento di storici e giuristi, questo volume propone una riflessione a più voci sul brigantaggio isolano, sulle sue molteplici rappresentazioni e sulla percezione, spesso controversa, del fenomeno.

cod. 1573.479

Sebastiano Angelo Granata

Una rivoluzione "globale"

Mobilitazione politica, conflitti civili e bande armate nel Mezzogiorno del 1820

I moti del 1820 rappresentano il banco di prova di un global liberalism che unisce l’Europa e le Americhe. Nel Mezzogiorno borbonico le sollevazioni assumono delle dinamiche particolari: la proiezione internazionale degli insorti convive infatti con la persistenza di identità e conflitti locali, che oppongono Napoli alla Sicilia, e provocano una vera e propria guerra civile, seguita dalla comparsa di bande armate a sostegno dei diversi schieramenti. Il volume propone una lettura aggiornata di questi eventi, valorizzando le complesse dinamiche che segnano il tramonto dell’ancien regime e l’esordio della Nuova Politica.

cod. 1573.477

Giancarlo Poidomani

Un inglese a Roma

L'ambasciatore britannico Sir James Rennell Rodd e l'Italia (1858-1941)

Ambasciatore di Sua Maestà britannica a Roma dal 1908 al 1919, Rennell Rodd guidò l’ambasciata in un periodo cruciale per l’Italia e le sue relazioni con la Gran Bretagna, soprattutto in seguito alla “impresa di Libia”, allo scoppio della Grande Guerra e fino all’immediato dopoguerra. Il volume ci restituisce la figura di un diplomatico di grande intelligenza e intraprendenza politica, che seppe raccontare nelle sue Memorie il passaggio da un “vecchio ordine” che stava scomparendo a un “nuovo mondo” che stentava a nascere.

cod. 1792.270

Dalla metà degli anni ’80 comincia il "decollo" dell’ateneo catanese. Esso andò di pari passo con un processo di crescita e di internazionalizzazione dell’Università di Catania e dei suoi laboratori, perfettamente esemplato dalla attività scientifica e didattica dell’astrofisico Annibale Riccò. I progressi e l’incremento quantitativo e qualitativo delle facoltà (soprattutto di quelle scientifiche) fu un effetto di un "decollo" politico, economico e culturale della "Milano del Sud" dovuto anche alla presenza di una classe dirigente che alternava, a volte senza soluzione di continuità, l’impegno politico (locale e nazionale) e quello universitario creando un vero e proprio processo di osmosi tra le politiche governative e quelle accademiche.

Giancarlo Poidomani

Sociabilità e associazionismo nell’area iblea. Dalle Società di Mutuo Soccorso ai Fasci dei lavoratori

ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE

Fascicolo: 1 / 2018

L’associazionismo appare come un fenomeno consolidato nell’area iblea fin dai primi decenni dell’Ottocento. Ma è soprattutto con la nascita delle Società di Mutuo Soccorso nella metà del XIX secolo e poi con la nascita dei Fasci dei lavoratori che, anche in questa parte della Sicilia, si verifica il tentativo (più moderato rispetto al resto dell’isola) di una emancipazione sociale ed economica delle classi lavoratrici. Questo sforzo venne soffocato alla fine dell’Ottocento dalle politiche repressive dei governi nazionali e riprese vigore solo all’inizio del XX secolo in forme nuove e, in parte, più efficaci.