cod. 1305.53
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cod. 1305.53
Gruppo esclamativo
Una riflessione sullo stato dell’arte e sul modo di intendere, teorizzare e pensare al gruppo psicologico-clinico. Un modello costruito teoricamente con gli strumenti concettuali della psicologia clinica e un’analisi delle implicazioni operative di tale modello per l’intervento psicologico nei vari settori di attività.
cod. 1250.154
La narrazione generativa
Un testo che vuole costruire, mattone dopo mattone, le tecniche per la conduzione di un “colloquio magistrale”, un colloquio che riesca non solo ad andare a fondo, ma a riscrivere con l’altro una narrazione in grado di ridare senso al nostro operare.
cod. 1250.91
La narrazione come modello per trasformare il sociale
Un libro che si rivolge al mondo del sociale e a tutte le professionalità che vi sono impegnate: dirigenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici... Il testo si misura con la sfida nuova e urgente del sociale di legittimarsi, non solo come espressione di “un fare”, ma come luogo di incontro e contaminazione generativa fra teoria e prassi.
cod. 1130.325
Relazioni generative
Anima, mente, psiche, sé, cultura, individuo, società, gruppo, interiorità, spiritualità… tutte declinazioni complesse della diversità e molteplicità che danno forma al sentimento di felicità. Il volume intende rigenerare e risignificare nell’orizzonte scientifico e psicologico un termine desueto: anima. E una declinazione: collettiva, culturale, plurale, relazionale. Verso la costruzione di un codice culturale ermeneutico insaturo, eudaimonico, rigenerante!
cod. 1240.393
Gli autori propongono una concettualizzazione del setting di gruppo come campo di senso caotico, processo generativo di narrazioni multiple e della possibilità di "pensare altrimenti" la propria storia e il rapporto tra sé e l’Altro. Tale proposta si inscrive entro una concezione dell’intervento psicologico clinico come setting di sviluppo della competenza a convivere, e dunque a vivere con l’Alterità.
cod. 1240.199
Gli autori propongono il concetto di "ri-narrazione generativa" come possibile modalità di definire il prodotto psicologico clinico. Tale proposta si inscrive entro un approccio ermeneutico al colloquio che rende pregnante i significati con cui gli attori sociali costruiscono la realtà della loro esperienza, e recupera altresì il contributo della scienza storica nel definire la fine del mito (e del senso) di una storia unitaria, universale, lineare, finita.
Intorno alla formazione in psicologia clinica
cod. 1240.287
cod. 1240.200
Scritti in onore di Franco Di Maria
Una raccolta di scritti in onore di Franco Di Maria, in occasione dei suoi 65 anni. Direttore del Dipartimento di Psicologia di Palermo, ha alternato le prime ricerche sulle dinamiche del “sentire mafioso” e dell’aggressività alle riflessioni sulla metodologia e la Psicologia critica. Successivamente si è indirizzato verso una psicologia dinamica intrisa di psico-politica e di convivenza civile: quella Psicologia psicologica cui la raccolta fa riferimento.
cod. 1240.327
cod. 1240.224
La lezione di Franco Fornari
Il testo sintetizza i risultati del convegno “Per una psicoanalisi laica. La lezione di Franco Fornari” (Catania, novembre 2005). A partire dallo stimolo proposto dalla relazione “Per una psicologia laica”, tenuta da Franco Fornari al XVIII Congresso degli Psicologi Italiani del 1979, gli autori presentano contributi sulla laicità dei modelli teorici di Fornari e Corrao, sull’apporto fornariano alla psicologia della politica, alla psicologia e alla psicoanalisi sociale, istituzionale e di gruppo, sulla formazione psicoterapeutica individuale e di gruppo e sul rapporto della psicoanalisi con le realtà istituzionali.
cod. 1240.304
Il paradigma narratologico richiede di avvicinare con una prospettiva ermeneutica qualsiasi oggetto di realtà e produzione simbolica che ci si proponga di indagare: qui viene presentato come modello per la costruzione, la lettura, la comprensione di setting psicologico clinici e di ricerca dinamicamente orientati. Legate a specifici contesti di valori e ideologie, le narrazioni richiedono di riconoscere in esse rappresentazioni di processi di convivenza e allargare lo sguardo alle relazioni e ai contesti, alle dinamiche affettive, culturali, simboliche in cui gli individui narranti sono immersi. Esse si configurano come laboratorio di ricerca, strumento di cambiamento e metodo per osservare la giuntura tra l’esperienza soggettiva e la comunità di pratiche di cui si fa parte. È in questo quadro e a questo livello che si colloca il contributo che una psicologia narratologicamente orientata potrebbe offrire nella restituzione al soggetto (ricerca-attore) della capacità di ridare senso alla propria realtà psichica e alle strutture sociali in cui è inserito.
Dalla favola interpretata alla favola narrata
cod. 1240.155
Il lavoro propone una lettura psicologico-clinica del fenomeno writing, testo scritto sui muri e sui treni ma anche azione-testo attorno a cui ruotano culture e linguaggi. Nuovo, impertinente rispetto alle regole socialmente e culturalmente condivise, il writing si è prestato a sollecitare letture omogeneizzanti volte al contempo a coglierne e chiuderne il senso. I risultati di una ricerca sul campo in cui abbiamo chiesto a 70 writers di raccontarsi lungo le principali aree tematiche (se stessi, gli altri writers, il contesto più ampio), consentono di introdurre confusione categoriale attorno al fenomeno rilevando differenze sostanziali nel modo dei writers di esperire, rappresentare e infine narrare se stessi, le relazioni e i processi di convivenza. Parole chiave: writing, narrazione, modelli culturali.
cod. 1243.2