LIBRI DI GIORGIO DE MICHELIS

La ricerca ha estratto dal catalogo 26 titoli

Giorgio De Michelis

C’è una rivoluzione in corso e il lavoro ne è pienamente investito

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2023

Il lavoro è oggi al centro di una crisi irreversibile causata dalla convergere di due fenomeni epocali: l’esaurissi definitivo del Taylor-fordismo, ormai incapace di dare senso alla vita degli uomini e l’esplosione della rivoluzione digitale. Questa, come affermato dal Michel Serres, è la terza rivoluzione soft, antropologica e sta mutando in modo irreversibile i rapporti tra le persone e tra loro e la conoscenza. Il lavoro umano ne è investito in modo radicale e si trova oggi tra il pericolo di una sua progressiva marginalizzazione a favore del lavoro standardizzato delle mac-chine (robot e Intelligenza Artificiale), e l’opportunità di fare un salto di qualità verso la professionalizzazione di tutti. Ma questo richiede consapevoli ed efficaci interventi sulle politiche nazionali e sovra-nazionali.

Giorgio De Michelis

La rivoluzione digitale per la creazione di lavoro e di valore

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2019

In questo testo, io sostengo che la questione se le tecnologie digitali faranno o meno scomparire una grande parte delle posizioni di lavoro attualmente disponibili, non va affrontata come se fosse una questione sociale, che costringe i difensori del lavoro ad arroccarsi contro l’innovazione, ma analizzando come lavoro e tecnologie stiano mutando profondamente i contesti delle relazioni sociali e dei processi di produzione di erogazione dei servizi, che possono creare nuove opportunità di creare valore e lavoro di qualità. In questo cornice, ripercorro quello che sappiamo della rivoluzione digitale e del suo impatto sulla società, per dedurne che il problema non è difendersi dall’innovazione ma progettarla per aumentare la qualità e il valore di prodotti e servizi, operando congiuntamente su tecnologie, organizzazione e lavoro (progettazione congiunta). Dopo la conclusione, un ulteriore capitoletto ricorda che l’industria Italiana con il suo ‘Italian Way of Doing Industry’ è in una posizione di punta nel praticare la progettazione congiunta e nello sviluppare un nuovo modo di produzione che ci porti oltre il taylor-fordismo.

Giorgio De Michelis

Il Business Designer come leader di Reti Cooperative Complesse

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2016

È dagli ultimi anni del secolo scorso che si parla di business design. Il termine viene usato per caratterizzare il fenomeno della crescente contaminazione delle culture manageriali con quella del design e per delineare il modo in cui il "design thinking" può arricchire gli imprenditori e i top manager. Generalmente, il business design è caratterizzato come un nuovo modo di pensare l’impresa nelle sue relazioni con il mercato dove esso, infatti, mostra la sua rilevanza e la sua innovatività. È lecito chiedersi se il business designer ha (o deve avere), anche un approccio particolare all’organizzazione dell’impresa. Per rispondere a questa domanda, focalizzo l’attenzione sulle reti cooperative complesse nelle organizzazioni contemporanee. La loro analisi ci aiuterà a riscoprirle nelle molteplici combinazioni cui danno luogo. A quest’analisi seguirà una riflessione sulle ragioni per cui credo che le reti cooperative complesse configurano il tessuto fondamentale di tutte le imprese e gli enti negli anni a venire. Discuterò infine in che senso il business designer è la nuova figura chiave per il management delle organizzazioni del terzo millennio.

Giorgio De Michelis

La lezione di Steve Jobs: una riflessione italiana

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 2 / 2011

In this paper we discuss the lesson that the legacy of Steve Jobs as an entrepreneur leaves to us, with a particular attention to what we, in Italy, can learn from it. Three are the issues we take into consideration: innovation, organization and sustainability. With respect to the first of them, we compare the way Apple has created its innovative products with the innovation done by other companies like Google and Facebook, to argue that Jobs was practicing at a very high quality level interaction design. With respect to organization, we stress that Jobs has paid great attention to the creation of durable company and we suggest a parallel between him and Adriano Olivetti. Finally, we show that sustainability has been considered as important, but after the quality of products. We conclude the paper with two provoking claims: first, we claim that Apple can be considered as a representative of the Italian Way of Doing Industry; second, we suggest a new perspective to create innovative applications of ICT, beyond Apple, called situated computing.

Federico Butera, Giorgio De Michelis

L'Italia che compete.

L'Italian Way of Doing Industry

Un nuovo modo di fare impresa e di competere con successo sta nascendo in Italia! Lo testimoniano alcuni degli studiosi che più a fondo hanno studiato il sistema produttivo italiano, così come alcuni imprenditori (tra i più innovatori) che presentano i problemi e le prospettive del loro settore e delle loro imprese.

cod. 1332.15

I risultati di un’indagine sul cambiamento delle Pubbliche Amministrazioni, condotta su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica. L’indagine analizza programmi nazionali di cambiamento delle PA (Usa, Gran Bretagna e Francia), svolge un’analisi critica delle iniziative promosse negli anni scorsi dal Dipartimento per la Funzione Pubblica ed effettua la ricostruzione di due casi italiani di gestione del cambiamento (Agenzia delle Entrate e Dipartimento delle Politiche di Sviluppo).

cod. 1332.13

Giorgio De Michelis, Antonio Cordella

Premessa

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2006

Ennio Baldini, Federico Moroni

Nuovi alfabeti

Linguaggi e percorsi per ripensare la formazione

Le opportunità per la formazione create dalle nuove esigenze della complessità e dell'apprendimento continuo.

cod. 25.9

Giorgio De Michelis

La creazione di conoscenza e l'innovazione design-driven nei distretti allargati

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2001

In this paper I analyse knowledge creation processes within industrial districts (specifically, those relative to the "Made in Italy" industry), in order to understand on the one hand the way they innovate and on the other the links they establish with the outer world and in particular with other districts. My research presents two major findings: 1.Industrial districts are characterized by design-driven innovation, centring around the creation of both a new user profile and the services/products satisfying it. 2.Industrial districts link up with one another across regional and national boundaries to create networks of localized production systems (augmented districts). I also discuss the role of Information and Communication Technology with respect to the districts’ evolution.

Maurizio Carbognin

Il campo di fragole

Reti di imprese e reti di persone nelle imprese sociali italiane

Il volume contiene i risultati di una ricerca empirica condotta da IRSO (Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi) e una serie di saggi, scritti a partire dai dati dell'indagine empirica, sullo sviluppo delle imprese sociali nel nostro paese.

cod. 1332.10

Giulio Occhini, Franco Filippazzi

Groupware

L'informatica per lavorare insieme

cod. 1290.21