L’articolo indaga la precarietà abitativa delle persone con background migratorio in Veneto, collocando la questione all’interno di quadri di significato più ampi che declinano la casa come diritto fondamentale e asset cruciale per l’inclusione socio-spaziale. Analizza da un lato i fattori strutturali e le prassi discriminatorie che precludono pari opportunità di accesso alla casa da parte dei migranti e, dall’altro, gli approcci e le risposte locali volti a superare (o rafforzare) tali barriere.