LIBRI DI GIOVANNI CRISTINA

Giovanni Cristina

Il porto di Catania nel lungo Ottocento.

Infrastrutture, traffici, territorio (1770-1920)

Il libro racconta, da una prospettiva «portuale», l’ascesa di Catania nelle gerarchie urbane a livello regionale e nazionale tra il secondo ’700 e la fase immediatamente successiva alla Prima guerra mondiale. Una scalata che si lega a doppio filo con l’espansione dei traffici commerciali e con i processi di infrastrutturazione, e dunque con la progressiva ma difficoltosa costruzione delle strutture portuali e con l’integrazione di queste alla nascente rete ferroviaria.

cod. 1792.245

Giovanni Cristina

Il Pilastro.

Storia di una periferia nella Bologna del dopoguerra

Il Villaggio del Pilastro è un complesso di edilizia pubblica sorto negli anni ’60 all’estrema periferia nord-orientale di Bologna. Probabilmente noto al pubblico per essere stato accostato a episodi di criminalità, il Pilastro è stato rappresentato, spesso in maniera stereotipata, come un quartiere degradato, “meridionale” e pericoloso. Sulla base di una documentazione in gran parte inedita, il volume ricostruisce la storia del Pilastro agganciando la vicenda locale ad alcune questioni cruciali del dopoguerra italiano.

cod. 1792.236

L’articolo analizza selettivamente l’impatto sul tessuto urbano locale e sulle gerarchie territoriali siciliane dei simultanei processi di infrastrutturazione/industrializzazione avvenuti nella città di Catania tra gli anni ’60 del XIX secolo e la Prima guerra mondiale. La costruzione di un sistema ferroviario che al contempo metteva in connessione Catania con Messina, il più importante nodo logistico isolano, e con un hinterland ‘zolfifero’ sempre più profondo ridefinì le gerarchie urbane e territoriali siciliane, generando competizioni e conflitti geopolitici. Nel contesto catanese tali dinamiche si contraddistinsero soprattutto per una difficile integrazione logistica e spaziale tra ferrovie e waterfront, per una continua rincorsa tra la costruzione delle infrastrutture portuali e lo sviluppo dei commerci e per uno scarto tra aspirazioni, progetti e retoriche del tessuto politico ed economico locale (ma spesso di rilevanza nazionale) e le reali opportunità di sviluppo cittadine.