LIBRI DI GIULIA ALONZO

Giulia Alonzo, Giulia Rossetti

Festivals as instruments of cultural welfare: A theoretical reflection

WELFARE E ERGONOMIA

Fascicolo: 1 / 2023

Cultural welfare is an instrument of social cohesion which, using cultural forms, fights inequalities and focuses on health promotion. It is a model for developing individual and community well-being and enhancing bottom-up practices. Festivals generate socio-cultural impacts on the territory and on citizens, acting as moments of inclusion and participation, and offering spaces for innovation. Festivals can therefore be tools for creating cultural welfare, triggering processes of social innovation in communities, breaking down some social barriers, improving people’s well-being, and enlivening spaces not usually used for cultural activities. This theoretical work does not want to be a systematic review of the existing literature, but a starting point for the analysis of festivals as instruments of cultural welfare.

Marco Castrignanò, Tommaso Rimondi

Bologna dopo la pandemia

Impatto territoriale e scenari futuri

La pandemia di Covid-19 ha contribuito a evidenziare alcuni dei limiti delle nostre città. Il mercato del lavoro, il turismo, i servizi hanno accusato un contraccolpo che può essere interpretato come una “deflagrazione” di contraddizioni e fragilità preesistenti, messe a nudo dal contesto pandemico. Il volume propone una riflessione ampia sui molteplici impatti della pandemia sulla città di Bologna.

cod. 11561.8

Roberta Paltrinieri

Il valore sociale della cultura

Il volume si interroga sul ruolo che la cultura ha nella pianificazione sociale, indagando le relazioni tra la struttura sociale e la cultura per mettere in luce il valore sociale che questa possiede, valore che si esprime in quei modelli di progettazione orientati all’innovazione e alla sostenibilità e nelle buone pratiche che ne derivano.

cod. 266.1.45

Giulia Alonzo, Oliviero Ponte di Pino

L’evento culturale come momento di creazione di welfare di comunità: la risposta di Suq Genova

WELFARE E ERGONOMIA

Fascicolo: 2 / 2021

Il Suq di Genova è un grande teatro dove ogni visitatore è spettatore di una crea-zione collettiva, corale, e al tempo stesso autore e protagonista della propria per-formance. Allestito come un bazar ospita le botteghe e i ristoranti etnici, cinquan-tatré nell’ultima edizione "in presenza", gestiti da commercianti con background migratorio attivi in città. La piazza centrale e alcuni spazi circostanti ospitano spettacoli, concerti, dibattiti, lezioni, in parte curati da associazioni di migranti, in parte selezionati dalla direzione artistica. Così il festival diventa per il visita-tore un viaggio verso il proprio riconoscimento identitario attraverso il confron-to con l’altro. Il soggetto, da entità singola, si trova partecipe e costruttore di una comunità aggregante che si costituisce nell’apertura e nel riconoscimento del nuovo: il senso di appartenenza dura il tempo del festival, che purtroppo non ha mai trovato appoggi per una organica crescita organizzativa, fisica ed eco-nomica. Nonostante questo limite, il Suq è stato riconosciuto tra le "Best Practi-ces" europee dal 2014 e continua a essere un riuscito esperimento di creazione di welfare di comunità.

Giulia Alonzo, Oliviero Ponte di Pino

Dioniso e la nuvola

L'informazione e la critica teatrale in rete: nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici

In rete tutti possono comunicare con tutti, su qualunque argomento, compresi libri, spettacoli, musica, film e video. In apparenza una grande conquista democratica, che rischia però di annullare il pensiero critico, rendendo impossibile la definizione di qualunque scala di valore. In questo scenario è indispensabile ripensare il ruolo del mediatore culturale, che ha il compito di mettere ordine in un’offerta di prodotti culturali gigantesca e caotica e spesso di bassissimo livello.

cod. 31.1