LIBRI DI GIUSEPPE CRAPARO

La ricerca ha estratto dal catalogo 27 titoli

Paola Capozzi, Giuseppe Craparo

Note psicoanalitiche sul trauma e sul romanzo di Sebald Austerlitz

SETTING

Fascicolo: 46 / 2023

È ormai riconosciuto che il trauma psicologico provochi una disorganizzazione del-le funzioni psicologiche più o meno grave, a seconda della compromissione della capacità di mentalizzare e di regolare gli affetti. Nei soggetti traumatizzati le memorie traumatiche permangono nelle loro menti e nei loro corpi come contenuti non assimilati dissociati dalle altre funzioni mentali. Dopo aver esaminato i contributi fondamentali di Freud e Breuer, di Janet e di auto-ri contemporanei (ad esempio, van der Kolk, van der Hart, Nijenhuis e Meares) pro-poniamo una lettura del romanzo Austerlitz di W. G. Sebald (2001) secondo un ap-proccio psicoanalitico complessivo che tiene conto dei ruoli del trauma e della dis-sociazione. Vogliamo mostrare come la narrazione dello scrittore confermi le più recenti intuizioni sulla dinamica del trauma nella nostra disciplina.

Chiara Lucifora, Carmelo Mario Vicario

Il cervello morale

Dalle Scienze Cognitive all’Intelligenza Artificiale

Questo libro intende fornire un’introduzione ai processi neurobiologici della coscienza morale, utilizzando una prospettiva interdisciplinare che include chiari riferimenti alla letteratura filosofica, psicologica (cognitiva e sociale) e all’intelligenza artificiale, e le più recenti declinazioni di OpenAI come ChatGPT. Un saggio che, nonostante affronti tematiche impegnative e profonde, ha il pregio di una scrittura chiara e comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

cod. 1400.17

Giuseppe Craparo

Inconscio non rimosso

Riflessioni per una nuova prassi clinica

Partendo dall’analisi del concetto di inconscio rimosso (o dinamico), questo lavoro esamina le peculiarità neurobiologiche e psicologiche dell’inconscio non rimosso, evidenziando il ruolo delle relazioni interpersonali sul suo sviluppo e puntualizzando il suo rapporto sia con l’inconscio rimosso sia con la coscienza.

cod. 1422.40

Riccardo Marco Scognamiglio

Psicologia psicosomatica

L'atto psicologico tra codici del corpo e codici della parola

Il volume approfondisce il ruolo peculiare della funzione psicologica di avvicinare, attraverso forme specifiche d’interazione e sistemi di traduzione fra campi semiotici differenti, l’universo psichico e quello somatico. Schemi metodologici e applicativi, casi clinici e ricerche sperimentali guidano alla strutturazione di un setting integrato. Un testo per psicologi, psicoterapeuti, medici e tutti coloro che vogliono tornare a pensare l’esperienza clinica e il senso della prassi terapeutica.

cod. 1250.258

Valeria Schimmenti, Giuseppe Craparo

Violenza sulle donne

Aspetti psicologici, psicopatologici e sociali

Cosa spinge un uomo a usare violenza fisica, psicologica o sessuale nei confronti di una donna? Quali sono gli effetti psicologici e psicopatologici della violenza sulla vittima? Quali le caratteristiche psicologiche dell’offender? E qual è la natura della relazione fra offender e vittima?

cod. 1240.394

Giuseppe Craparo, Francesca Ortu, Onno van der Hart

Recensioni - Schede

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2020

Giuseppe Craparo, Francesca Ortu

Riscoprire Pierre Janet

Trauma, dissociazione e nuovi contesti per la psicoanalisi

Riscoprire Pierre Janet esplora l’eredità lasciata dallo psicologo, filosofo e psicoterapeuta francese (1859-1947), dalla relazione tra Janet e Freud all’influenza della sua teoria della dissociazione sulla psicotraumatologia contemporanea.

cod. 1422.47

Calogero Iacolino

Il trauma psicologico

Nuove frontiere di ricerca

Un manuale, ricco di approfondimenti e di riferimenti bibliografici, destinato a divenire un prezioso strumento per la letteratura italiana sul trauma psicologico, in grado di soddisfare le esigenze di chiunque, per motivi di studio o professionali, si occupi di questi argomenti.

cod. 321.1.1

Giuseppe Craparo, Anna Maria Ferraro

Mafia e psicopatologia

Crimini, vittime e storie di straordinaria follia

La mafia è un’organizzazione psicopatologica oppure no? Articolandosi fra dati di ricerca, esemplificazioni cliniche e riflessioni teoriche sulle organizzazioni mafiose e sulle vittime di mafia, il volume si propone a un ampio pubblico di lettori, non solo specialisti, interessato a comprendere se e quali siano le dinamiche “psicopatologiche” che qualificano il fenomeno mafioso.

cod. 1250.282

Giuseppe Craparo, Silvia Fasciano, Antonia Tomasello, Angela Micciché, Giulia Costanzo, Valentina Costantino, Simona Grilli, Silvestro Lo Cascio, Vincenza Cannella, Irene Petruccelli, Alessio Gori

Reati a sfondo sessuale: il ruolo dei traumi infantili, delle distorsioni cognitive e della psicopatia sul rischio di recidiva

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 3 / 2016

Obiettivo del presente articolo è di valutare, a partire dall’analisi delle ricerche presenti in letteratura, quali rapporti vi siano, in coloro che hanno commesso reati sessuali, tra la pro-propensione alla recidiva e le seguenti variabili: traumi precoci, distorsioni cognitive e psi-copatia. Nel tentativo di vagliare il grado di associazione fra le variabili succitate sono stati analizzati i casi di due detenuti sex offender a cui sono stati somministrati i seguenti test: PCL-R, PBI, TEC e SDM. Dall’analisi delle loro storie e dai punteggi ottenuti ai test è risultato un livello clinicamente significativo per la psicopatia associato a precoci e cronici traumi relazionali, e a un più alto rischio di recidiva. L’impossibilità di generalizzare questi dati ci induce a mantenere una certa cautela interpretativa, augurandoci che le future ricerche considerino se e in che modo, nella popolazione dei sex offender, traumi relazionali precoci e la presenza di tratti psicopatici incidano sulla propensione a reiterare comportamenti sessualmente pericolosi.

Marco Cacioppo, Sergio Severino

La prossimità a distanza

Contributi psico-sociali per lo studio degli usi, abusi e dipendenze nel Web 2.0

Frutto di diversi contributi integrati della psicologia, della sociologia e della psicologia sociale, il volume analizza le potenzialità e i rischi della Rete, fornendo al lettore un quadro ampio del fenomeno e delle sue complesse implicazioni in costante via di sviluppo.

cod. 1244.6

Giuseppe Craparo

Natura dissociativa della dipendenza da alcol

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2013

Riprendendo i presupposti teorici del modello evolutivo-relazionale delle addiction, il presente articolo mette in rilievo l’origine traumatica della dipendenza da alcol, in cui la ricorsiva assunzione della sostanza psicotropa ha una funzione dissociativa in associazione ad una condizione alessitimica. È stata valutata la correlazione fra dissociazione, alessitimia e trauma. Per la ricerca sono stati reclutati un gruppo sperimentale di 70 alcol-dipendenti adulti e un gruppo di controllo di 70 soggetti non dipendenti. Ai soggetti dei due gruppi sono stati somministrati la tec, la tas-20, la des. Rispetto al gruppo di controllo, il gruppo sperimentale ha ottenuto punteggi medi ai tre test più alti. I calcoli di correlazione hanno evidenziato nei due gruppi una interrelazione statisticamente significativa fra il trauma, l’alessitimia e la dissociazione. I dati ottenuti sembrano confermare le interpretazioni della dipendenza da alcol quale espressione di un deficit evolutivo, di origine traumatica, che determina una difficoltà nella regolazione degli affetti e la tendenza a mettere in atto comportamenti impulsivo-compulsivi che funzionano da misure difensive di tipo dissociativo.

Partendo dall’analisi teorico-clinica della dissociazione patologica implicata nelle addiction, l’autore propone una rilettura dei sintomi additivi (la compulsione ad assumere un qualsiasi oggetto-droga) alla luce della distinzione fra inconscio rimosso e inconscio non rimosso. L’ipotesi è che, in coloro che soffrono di una qualsiasi addiction (dal sesso, da internet, da sostanze psicotrope, dal cibo ecc.), la natura dissociativa dei loro comportamenti compulsivi sia associata ad un’alterazione dell’inconscio non rimosso a causa di esperienze relazionali traumatiche vissute sin dall’infanzia.

Valeria Schimmenti

Oltre la madre

Relazioni familiari e sviluppo psicologico

Il volume, lungi dal voler affrontare tutte le tematiche inerenti alla relazione che il bambino instaura con i suoi familiari al di là della madre, vuole contribuire alla comprensione di quella complessa dialettica rappresentata dalle interazioni familiari con padri, fratelli e nonni, che sono una parte fondamentale del mondo psicologico del bambino stesso.

cod. 1240.354

Giuseppe Craparo, Irene Petruccelli

Sex Offenders. Caratteristiche psicopatologiche e trattamento

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2012

Nei casi di reati a sfondo sessuale, la pura sanzione penale e la conseguente detenzione risulta ormai insufficiente per contrastare il fenomeno e, soprattutto, per diminuire in maniera significativa i tassi di recidiva. Pertanto, si pone la necessità di sviluppare modelli di diagnosi, valutazione del rischio e di trattamento per la prevenzione della recidiva a cui sottoporre i sex offenders già in ambito penitenziario. Inoltre, si fa riferimento ad un gruppo di soggetti devianti estremamente eterogeneo e caratterizzato dalla presenza di meccanismi psicobiologici di natura ossessivo impulsivo- compulsivo. Gli Autori, dopo la definizione del fenomeno, si concentrano sul trattamento dei sex offenders in un’ottica integrata, in cui gli interventi di tipo farmacologico devono essere coadiuvati con interventi di tipo psicologico.

Giuseppe Craparo

Simbolizzazione, mentalizzazione e trattamento gruppale per le addiction

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2012

Il presente articolo approfondisce l’interpretazione evolutivo-relazionale delle addiction (da sesso, da sostanza, da internet, da cibo, ecc.) come espressione di un deficit delle competenze cognitive e metacognitive di regolazione degli affetti. Tale deficit sarebbe il prodotto di uno sviluppo traumatico del soggetto a partire dai primi mesi di vita. Secondo il modello evolutivo-relazionale, inoltre, le condotte additive avrebbero una funzione dissociativa nei confronti dell’emergere di contenuti affettivi presenti nelle memorie traumatiche. L’articolo affronta anche l’efficacia delle terapie di gruppo, in cui il confronto con altri soggetti può favorire la mentalizzazione delle emozioni implicate nelle condotte additive.

Teresa Borino, Giuseppe Craparo. Contributi di Calogero Lo Piccolo, Margherita Spagnuolo Lobb, Giovanni Lo Castro

La terapia di gruppo nella clinica contemporanea

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2012

Gli Autori invitano tre capiscuola di modelli psicoterapici diversi - Calogero Lo Piccolo per la gruppoanalisi, Giovanni Lo Castro per lo psicodramma freudiano e Margherita Spagnuolo Lobb, per la psicoterapia della Gestalt - a rispondere ad alcune domande cruciali per la terapia di gruppo nella clinica contemporanea. I temi affrontati trasversalmente dai tre approcci riguardano la definizione del setting gruppale, la dimensione del sentire corporeo, l’estetica dell’essere gruppo, le riflessioni sul concetto di autoregolazione e sull’antropologia sociale che animano l’intervento di gruppo, e infine valutazioni sul futuro della psicoterapia di gruppo in considerazione delle evoluzioni sociali e culturali degli ultimi anni. Un confronto tra epistemologie e prospettive di pensiero che forniscono un’opportunità di riflessione e un’occasione per ampliare gli orizzonti di conoscenza sulla clinica dei gruppi.

Il presente articolo mette in rilievo la natura asintomatica delle tossicomanie, caratterizzate da condotte orientate all’ottenimento di un godimento mortifero, in quanto centrato sul rifiuto dell’Altro. Lo psicodramma freudiano permette al paziente di intraprendere un percorso di trasformazione del godimento, in un sintomo attraverso cui potersi aprire al desiderio dell’Altro.