LIBRI DI LUDOVICA GRASSI

La ricerca ha estratto dal catalogo 21 titoli

Il setting familiare e di coppia richiede una radicale trasformazione della qualità ed ampiezza del nostro ascolto, che si rivolge a un paziente costituito da più soggetti ma al tempo stesso unitario. Si tratta di riuscire a oscillare fra un funzionamento psichico indi-viduale, di coppia/coppie e di gruppo, tutti sempre compresenti, con un focus su un in-conscio non più individuale, ma eterotopico o ectopico. Il processo di formazione è im-perniato sul tripode psicoanalisi personale, seminari teorico-clinici e supervisione, in cui è fondamentale la discussione dei casi in gruppo, che permette di esperire, nel confronto con una clinica del plurisoggettivo, un campo in cui non soltanto ci sono più menti al lavoro, ma anche una mente gruppale, creando quindi una situazione esperienziale ana-loga all’analisi personale svolta per diventare analista, questa volta di natura gruppale.

Ludovica Grassi

Sensorialità e relazione prima e dopo la nascita

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2023

Da Freud a Winnicott, Gaddini, Aulagnier e Green, la psicoanalisi ha interrogato le origini, valorizzando l’impatto dell’esperienza sensoriale e l’unità somato-psichica che caratterizza il soggetto umano. L’importanza del corpo e della sensorialità alle origini del soggetto e della relazionalità può farsi risalire alla vita prenatale. Ma quando gli eventi della vita producono lacerazioni, cancellazioni e vuoti in questo tes-suto senso-motorio originario, viene meno anche la condivisione di quelle esperienze sensoria-li molto intense e idiosincratiche che qualificano ogni relazione genitore-bebé, producendo sof-ferenze profonde e non rappresentabili che si estendono al mondo delle relazioni. Le prime sedute con una famiglia adottiva mostrano come quando si ha una situazione traumatica precoce o prenatale, caratterizzata da una totale discontinuità dell’esperienza senso-riale e relazionale, le sue tracce s’imprimono negli elementi corporei, sensoriali e musicali dell’esperienza e della relazione. Per entrare in contatto con gli aspetti più regressivi, informi e arcaici del funzionamento del gruppo e dei suoi membri, dobbiamo affidarci al nostro corpo e ai nostri sensi, e prestare attenzione ai ritmi e alle modulazioni delle interazioni fra i componen-ti della famiglia, attraverso un ascolto dalle qualità musicali.

Ludovica Grassi, Vincenzo Ricciotti

Diana Cirilli

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2023

Anna Maria Nicolò, Pierre Benghozi

Famiglie in trasformazione

Una raccolta di saggi di studiosi sulla psicoanalisi della coppia e della famiglia. Fornisce una panoramica ampia e articolata sull’attuale situazione in Europa degli studi in questo campo. “Gli autori, attingendo in modo creativo a varie aree del sapere, hanno costituito una ricchissima raccolta di teorie, prospettive e suggerimenti clinici che arricchiranno ogni psicoterapeuta” (Antonino Ferro, Presidente della Società Psicoanalitica Italiana e membro dell’American Psychoanalytic Association)

cod. 1215.3.11

Anna Maria Nicolò, Gemma Trapanese

Quale psicoanalisi per la coppia?

Quale psicoanalisi per la coppia? ha il pregio indiscutibile di definire quali caratteristiche fondamentali ha il lavoro psicoanalitico nella coppia e discute quale formazione dello psicoterapeuta può dirsi sufficiente per un lavoro analitico. Nel testo sono presenti con rilevanti contributi gli autori più significativi in questo approccio, sia italiani che stranieri, tutti cimentati nel compito di fornire al lettore il panorama complesso, articolato e vitale della psicoanalisi della coppia e della famiglia.

cod. 1215.3.6

Ludovica Grassi

L'inconscio sonoro

Psicoanalisi in musica

In questo libro Ludovica Grassi esplora l’importanza della musica per lo sviluppo della psicoanalisi e come strumento di lavoro nella stanza d’analisi. Viene illustrato come la musica sia un principio organizzativo fondamentale della psiche. Non solo: la natura musicale dell’inconscio, se riconosciuta, può aprire nuovi spazi sia alla ricerca, sia alla clinica psicoanalitica nelle diverse articolazioni dei suoi setting.

cod. 1215.3.20

Ludovica Grassi

L’inconscio musicale nel soggetto e nella famiglia

INTERAZIONI

Fascicolo: 2 / 2019

La musica è un elemento chiave dell’organizzazione psichica, di cui condivide il funziona-mento, la struttura verticale ed essenziali proprietà formali. La sua essenza è nel tra, nell’intimità dell’intersoggettivo, negli intervalli tra suoni che si susseguono nel tempo e si so-vrappongono formando accordi: il silenzio, separando i suoni e le loro sequenze, è dunque il principio stesso della musica, mentre il rumore ne costituisce la componente informe. L’inconscio familiare, caratterizzato da una struttura gruppale e polifonica, accoglie il nuovo nato in una sorta di colonna sonora familiare che è espressione della sua struttura musicale, in cui la sensorialità, il movimento, la parola, la voce e i suoni corporei e ambientali contribuisco-no alla costituzione delle prime tracce esperienziali di ogni soggetto. Il rumore, nelle sue artico-lazioni con il suono e la temporalità, può assumere un ruolo dominante nelle sedute di psicoa-nalisi familiare, permettendoci di lavorare attraverso un ascolto regrediente e di entrare in con-tatto con l’inconscio musicale della famiglia.

Anna Maria Castignani, Annarita D’Uva, Loreta Negro, Maria Carmela Schiavone, Alessia Serra, Ludovica Grassi

Miguel e il mondo dei morti. La patologia del disinvestimento nella famiglia

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2019

La trasmissione transgenerazionale di segreti e divieti, associata alla mancata elaborazione di perdite oggettuali e narcisistiche porta a patologie più o meno subdole o conclamate che in-vestono le funzioni rappresentative e la capacità di investimento del soggetto. In questo articolo se ne affrontano le diverse sfaccettature da due diverse prospettive: quella dell’istituzione del segreto e dei suoi effetti fra la prima e la seconda generazione, attraverso il riferimento al lavoro clinico con la famiglia di un’adolescente, e quella degli esiti e gli sviluppi nelle genera-zioni successive, utilizzando lo spunto di un film di animazione.

Diana Norsa, Ludovica Grassi

Editoriale

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2019

Ludovica Grassi

Oltre lo spazio, il tempo. Temporalità nello spazio familiare

INTERAZIONI

Fascicolo: 2 / 2016

La psicoanalisi con le famiglie e le coppie richiede un’estensione del metodo in termini non soltanto spaziali, includendo più soggetti nel setting, ma anche temporali, in quanto si tratta di gruppi con una storia specifica precedente la relazione analitica e radicata nel transgenerazionale. Il resoconto delle prime sedute di lavoro analitico con una famiglia dominata da un fantasma condiviso di immobilizzazione del tempo illustra l’intersezione delle temporalità singolari con quella del gruppo familiare, in cui le relazioni fra tempi diversi assumono maggiore importanza dei tempi stessi, permettendo di avanzare l’ipotesi di un’interpenetrazione fra legami (vinculos) e temporalità.

Ludovica Grassi

Gli insegnanti nella mente dei genitori

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2016

L’autore analizza le diverse componenti della relazione dei genitori con gli insegnanti dei figli, cui partecipano in particolare processi d’identificazione e proiezione, di transfert e aspetti di simmetria/asimmetria. Viene considerato, inoltre, il transfert con l’istituzione scuola e approfonditi alcuni elementi attraverso un esempio clinico e l’utilizzazione di materiale filmico.

Ludovica Grassi

Ascoltare la relazione: musica e legami originari

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2015

La musica, essendo fatta della stessa materia e delle stesse dinamiche della vita psichica, ha un ruolo primario nello sviluppo somato-psichico originario e nell’emergenza dei processi rappresentativi: il linguaggio stesso deriva da competenze musicali innate e resta fondato su qualità musicali. L’analisi di un bambino, la cui esistenza era dislocata e discronica rispetto al desiderio genitoriale, è portata a sostegno dell’ipotesi che, quando rotture della nascente organizzazione sensoriale si verificano prima che l’esistenza stessa di un legame madre-bambino sia possibile, il nucleo dei processi originari e, in particolare, le loro caratteristiche ritmiche e sonore ne risulteranno affetti.

Ludovica Grassi

Etnopsicoanalisi o il perturbante nella psicoanalisi

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2014

L’etnopsicoanalisi s’innesta sulla originaria propensione della psicoanalisi a confrontarsi con l’alterità e con quanto vi è di perturbante nel familiare. Per entrambe, infatti, è centrale il ruolo dell’inconscio e degli affetti (in particolare dell’angoscia) nella clinica e nella costruzione di teorie. L’approccio complementarista, introdotto da Devereux, richiede l’utilizzazione sia della chiave di lettura psicoanalitica, sia di quella antropologica, senza rinunciare alla singolarità del soggetto nella cura. Il setting transculturale e il lavoro della nostalgia, per le loro qualità transizionali, possono favorire la ripresa dei processi di soggettivazione quando la migrazione ed eventuali ulteriori traumi ne hanno provocato l’interruzione.

Virginia De Micco, Ludovica Grassi

Editoriale

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2014

Ludovica Grassi

L’originario ha qualcosa a che fare con le origini?

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2012

A partire dalle esperienze innovative di Selma Fraiberg negli Stati Uniti, le psicoterapie genitori-bebè hanno avuto negli ultimi 40 anni un enorme sviluppo, arrivando ad una grande diversificazione di metodologie e teorizzazioni. Far dialogare le teorie psicoanalitiche del funzionamento psichico originario, con le acquisizioni teorico-cliniche del lavoro psicoterapeutico indirizzato a genitori e lattanti permette sia di valorizzare il potenziale di queste esperienze terapeutiche, di aprire nuove prospettive sul funzionamento psichico precoce e sulle sue origini, sia di dare un impulso ulteriore allo sviluppo della teoria e della tecnica del processo terapeutico nelle psicoterapie genitori-lattanti. Utilizzando il lavoro di numerosi autori che si sono impegnati in queste aree, viene discussa in particolare la nascita della psiche come processo relazionale, le forme originarie della rappresentazione e l’indifferenziazione originaria, per arrivare a segnalare il ruolo prioritario svolto dalla dimensione sonora e ritmica nelle origini della psiche.