LIBRI DI MARISA MUSAIO

Michele Caputo, Giorgia Pinelli

Arte, religiosità, educazione.

Esplorazioni e percorsi

Il volume offre autorevoli riflessioni che spaziano dalla musica al teatro, alla danza, e perfino al disegno infantile, integrate da contributi di taglio squisitamente pedagogico, con l’obiettivo di dimostrare che dimensione estetica e religiosa si situano al cuore del processo educativo in quanto domanda consapevole ed esperienza di un significato presente e contemporaneamente trascendente, senza il quale l’educazione non potrebbe compiersi.

cod. 1061.6

Lucia Zannini, Marika D'Oria

Diventare professionisti della salute e della cura.

Buone pratiche e ricerche

Cosa vuol dire oggi diventare professionisti della cura? E quale ruolo hanno la narrazione e la riflessività nella formazione di questi professionisti? I saggi raccolti nel volume, scritti da pedagogisti e professionisti della cura, cercano di dare risposta a queste domande, presentando esperienze educative o di ricerca, sviluppate in contesti di prevenzione e cura, e alcune pratiche formative, qui riportate con lo scopo di condividerle, ma anche d’interrogarsi criticamente su di esse.

cod. 565.2.7

Paola Dal Toso, Daniele Loro

Educazione ed esperienza religiosa.

Una relazione necessaria e impossibile

Il volume affronta l’educazione religiosa come problema pedagogico, con alcuni approfondimenti filosofico-religiosi che ne danno il quadro di riferimento. Offre una riflessione sulla proposta formativa in relazione alle diverse stagioni della vita, ai passaggi di vita e ai cambiamenti interiori. Nella prospettiva del dialogo interculturale nel quale l’esperienza religiosa oggi può essere un problema o una risorsa, il libro prende in esame poi l’educazione e l’esperienza religiosa nelle tradizioni buddista, ebraica e sufi.

cod. 1061.4

Marisa Musaio

Pedagogia del bello.

Suggestioni e percorsi educativi

Il volume esplora dal punto di vista pedagogico la dimensione del bello come componente dell’educabilità di ognuno. Affrontato da una prospettiva antropologica attenta all’unitarietà della persona, il bello va oltre una ricerca estetizzante per profilarsi come modalità di interpretazione e comprensione della realtà e della relazione con l’altro, in vista dell’identificazione di una dimensione di senso nell’esistenza.

cod. 292.2.91