L’edilizia residenziale sociale è stata intesa come un servizio e, in quanto tale, rubricata tra gli standard. Tale evoluzione, fortemente legata alla riduzione del ruolo dell’attore pubblico quale ‘provider’ e all’entrata in campo di nuovi attori (operatori privati e organizzazioni non profit), ha aperto a programmi e interventi altrimenti più difficilmente realizzabili. A valle di prime sperimentazioni, tra i nodi che una rassegna delle pratiche e del dibattito consente di evidenziare, segnaliamo e discutiamo: l’estensione generalizzata della qualificazione ‘sociale’ in campo abitativo; la finanziarizzazione delle politiche abitative; le retoriche della collaborazione e della condivisione, che tendono a prevalere rispetto al tema più cruciale dell’affordability.